Un tragedia che ha colpito due famiglie a Treviso e, precisamente, a Vittorio Veneto. Si tratta della storia di Mihail Savciuc, studente diciannovenne di Godega Sant’Urbano e Irina Bacal, 20 anni, di Conegliano, entrambi moldavi ma da tempo in Italia. Una relazione messa in crisi dalla notizia della gravidanza.
La madre della giovane, dopo due giorni di silenzio della figlia, ha avvertito disperatamente il commissariato a Conegliano per denunciarne la scomparsa. Martedì mattina sono iniziate le ricerche, sulla base della descrizione fornita dalla mamma che aveva parlato anche dei monili indossati dalla ventenne. Così è arrivata l’intuizione degli investigatori di controllare i Compro Oro dove sono stati trovati i gioielli e il nome di chi li aveva venduti: Mihail, che aveva rubato i gioielli dal corpo della ragazza e li aveva portati proprio in oreficeria, è stato fermato in tarda mattinata a Conegliano, mentre usciva da scuola. Ha confessato solo a tarda notte e ha mostrato agli inquirenti dove si trovava il cadavere di Irina. Secondo le indiscrezioni, il ragazzo ha confessato «senza mostrare un minimo segno di pentimento e di pietà».
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