La community QS University Rankings ha stilato ben due classifiche delle migliori città a livello mondiale in cui studiare: la prima prevede una top 100 delle università “oggettivamente” migliori, la seconda è una top 10 basata invece sulle opinioni di studenti e neolaureati.
Orientarsi è il primo passo verso la scelta di un percorso importante come quello universitario. Imboccare una strada piuttosto che un’altra potrebbe avere risvolti abbastanza significativi, nel bene o nel male, nella vita e nella formazione di uno studente. Ecco perché è necessario documentarsi per una scelta che sia oculata e che soddisfi le esigenze, ma anche i desideri, di ognuno.
TOP 100, una classifica “oggettiva“
Quali criteri? La QS World Rankings ha preso in considerazione innanzitutto il numero di studenti presenti nella città, sia nativi che stranieri; il livello di desiderabilità da parte di studenti e genitori; le città in cui maggiore è l’offerta lavorativa; il livello di accessibilità economica di una città; il punto di vista degli studenti.
Di seguito le prime 20 università della top 100:
- Montreal
- Paris
- London
- Seoul
- Melbourne
- Berlin
- Tokyo
- Boston
- Munich
- Vancouver
- Hong Kong
- Toronto
- Sydney
- Singapore
- Zurich
- Vienna
- Kyoto-Osaka-Kobe
- Edinburgh
- New York
- Brisbane
Purtroppo l’Italia non compare tra le prime 20 università, ma si aggiudica comunque il 33° posto con Milano e il 66° con Roma. Leggi la classifica completa.
TOP 10, la parola agli studenti
La top 10, relativa all’opinione di studenti e neolaureati, tiene conto di fattori più soggettivi. A loro è stato chiesto di dare un voto ad ogni città per il livello di arte e cultura, la vita notturna, le opportunità di lavoro, il grado di tolleranza, la facilità degli spostamenti e il contatto con gli abitanti.
- Ottawa (Canada)
- Praga (Repubblica Ceca)
- Shanghai (Cina)
- Brno (Repubblica Ceca)
- Montreal (Canada)
- Nottingham (Regno Unito)
- Boston (USA)
- Seul (Corea del Sud)
- Keihanshin (Giappone)
- Taipei (Taiwan)
Al di là dell’oggettività, abbastanza discutibile, la seconda classifica sembrerebbe è noi più familiare. Non si tratta soltanto di dati inerenti alla città, ma di esperienze dirette, provate sulla pelle di molti studenti come noi.