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CATANIA – La storia di San Berillo in una web serie, la regista Arena: “La rigenerazione parte dai giovani”

“Il futuro è cambiamento, adesso si può fare tanto”: recita così uno dei più significativi versi scritti da Eva Rea, giovane rapper catanese, che ha gratuitamente prestato la sua voce per la sigla della San Berillo Web Serie Doc, progetto che coinvolge molti giovani di Catania.

Queste parole racchiudono il senso dei 10 episodi, che hanno coinvolto 21 ragazzi dai 18 ai 34 anni nella prima annualità del progetto di Trame di Quartiere, e che il 27 gennaio sono stati presentati in anteprima presso l’Archivio di Stato di Catania, in un evento che ha visto i ragazzi impegnati anche nell’allestimento di una mostra “Il Sogno dei Sanberilloti”(visitabile fino al 28 febbraio 2017).

La sede ha fornito importanti strumenti per ricostruire la storia di San Berillo, il passato, il vissuto degli abitanti deportati, gli intrecci politici. I documenti sono stati ricavati dall’Archivio dell’Onorevole Franco Pezzino(1920-1993), consigliere comunale di Catania, che ha condotto una serie di inchieste e interrogazioni parlamentari, a proposito del progetto di “risanamento” del quartiere di San Berillo, affidato all’Istica. I reperti offrono, tramite articoli e verbali di commissione, un esaustivo sguardo al secolo scorso. Le planimetrie riportano a una Catania di 60 anni fa, dalla fisionomia profondamente diversa. Rivedere il quartiere di San Berillo, ora, ridotto a un quadrilatero, crea la perfetta impressione della divergenza tra quello che è stato e quello che è. E del presente chi se ne occupa?

La Web Serie Doc è stata ideata e diretta da Maria Arena e progettata all’interno di Trame di Quartiere, impegnata in un processo di rigenerazione urbana  del Quartiere San Berillo. Questa serie a carattere documentaristico, vicina all’indagine, quasi all’inchiesta, presenta uno scorcio perfetto, composito e complesso, di quella che è ora la realtà degli attuali san berilloti, sensibilmente diversa dagli ex abitanti, deportati – dicono proprio così – a Nesima, nel periodo di ricostruzione-decostruzione della vecchia San Berillo. L’esperienza della serie ci è stata raccontata da una giovanissima partecipante, Flavia Monfrini.

“Rigenerare un quartiere significa ripartire dalle persone. – ha detto Flavia – Dai vecchi abitanti intervistati, abbiamo assorbito la nostalgia del tempo, la memoria, l’importanza della storia per una comunità. Ora è necessario concentrarsi sulla realtà attuale, facendosi forza sugli abitanti di ora, attori di quello spazio, in cui vivono e lavorano. Il proposito di Trame è registrare le relazioni tra gli abitanti del quartiere e la città, al fine di intessere desideri, necessità, sogni, che si hanno su questo spazio, per non abbandonarlo più all’incuria.”

L’argomento su cui insiste la regista è l’inclusione sociale: sì rigenerazione, sì riqualificazione urbana, ma bisogna battere sulla cultura. Secondo Maria Arena, il nucleo della rigenerazione devono essere proprio i giovani. La regista ci rivela, infatti, che la web serie è stata l’attività multimediale privilegiata, perché è il mezzo più potente di comunicazione per i giovani, che utilizzano costantemente social e youtube. Per la regista, la complessità dell’argomento è stimolante per i ragazzi, che per essere cittadini devono innanzitutto conoscere il territorio e poi la sua storia. Un’esperienza come quella della San Berillo Web Serie Doc, che quest’anno darà inizio alla sua seconda annualità è utile proprio per comprendere uno dei quartieri storici di Catania e quindi chi meglio dei giovani potrebbe essere interessato?

Le puntate della San Berillo Web Serie andranno in onda ogni venerdì su Youtube sul canale dedicato a San Berillo Web Serie Doc. La prima puntata:

Marta Principato

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