Mancano poche settimane all’avvio delle elezioni del prossimo rettore dell’Università degli Studi di Catania e i tre candidati, Prof. Francesco Basile, Prof. Filippo Drago e Prof. Enrico Foti si apprestano a iniziare la loro attività elettorale.
La prima votazione si terrà mercoledì 1 febbraio 2017, dalle 9 alle 19. Un’eventuale seconda e terza votazione si terranno il 7 febbraio e il 10 febbraio. In caso di ballottaggio, gli elettori dovranno recarsi alle urne il 14 febbraio.
Tra le diverse domande esposte, le questioni principali che gli studenti hanno posto ai tre professori, sono state la questione delle sedi distaccate di Siracusa e Ragusa, le cui strutture non sono adeguate allo svolgimento delle lezioni e in cui mancano bagni e aule studio; continuità e rottura con la precedente amministrazione; agevolazioni per gli studenti; il futuro occupazionale di laureandi e dottorandi; una maggiore uniformità della didattica.
Il primo a rispondere, in ordine di sorteggio, è il Prof. Basile, il quale si è mostrato favorevole alle richieste degli studenti:
“Per quanto riguarda la questione sollevata sulle condizioni delle sedi distaccate di Siracusa e Ragusa, personalmente andrò a fare un sopralluogo per controllare i vari disagi. Notando un dislivello con la sede di Catania circa gli impianti sportivi, cercheremo di fare delle convenzioni con delle strutture sportive in modo da permettere agli studenti di non trovarsi un passo indietro rispetto ai colleghi di Catania.
Il punto sulla continuità con il lavoro del Prof. Pignataro non è un mistero. Non posso rinnegare la linea che ha seguito visto che è stata da me condivisa. Vorrei semplicemente finire bene ciò che lui ha iniziato.
Per ciò che concerne aule studio serali, erasmus, trasporti, sono tutti dei punti che possono essere facilmente risolvibili. Tutto sta ai fondi che riusciremo a reperire tramite la comunità europea, rafforzandone il legame. Per quanto riguarda i trasporti, si cercherà di fare delle agevolazioni sia con l’Amt che con l’Enjoy.
La faccenda del post laurea è un qualcosa che ho a cuore. E’ un orgoglio che gli studenti vogliano rimanere dentro l’ateneo. Ci sono già delle borse di ricerca e si dovrebbero aumentare, sempre tramite i fondi, rafforzando le entrate dell’università. Stessa cosa per il reclutamento dei docenti,bisognerebbe aumentare le borse, gli assegni, i dottorati. Tutto ciò credo che possa essere fatto.
Si cercherà senza dubbio di trovare dei sistemi di valutazione uniformi, in modo tale da evitare valutazioni in maniera diversa se si è in un polo piuttosto che in un altro.
La parola passa al Prof. Drago, che afferma quanto segue:
“Per quanto riguarda la domanda sulla continuità con il precedente rettore, posso dire che abbiamo gli stessi obiettivi. Una cosa che bisogna riconoscere al Prof. Pignataro è quello di aver insegnato il metodo. Ci ha insegnato il dialogo e, soprattutto, la programmazione. Il Prof. Pignataro ha fatto una cosa eccellente e cioè quella di mettere al centro i dipartimenti attraverso il metodo della trasparenza e della partecipazione.
Il problema delle sedi decentrate è una questione che non va assolutamente trascurata. Sicuramente le strutture necessitano di un maggiore rafforzamento.
Per i problemi dei collaboratori, meno male che ci sono gli assegnisti. Sono una risorsa. Una cosa fondamentale è che questi ricercatori devono vedere ovviamente una prospettiva, raggiungere pienamente il livello di ricercatori. Di conseguenza sarebbe necessario aumentare gli assegni di ricerca.
La questione sulla difformità nella didattica e nei criteri di giudizio è qualcosa che deve essere affrontato. Necessario sarà uniformare le modalità degli esami. E’ qualcosa di anti democratico avere una stessa materia ma con docenti diversi. Una cosa che mi piace molto è l’adozione del Syllabus, un elemento valido, da implementare e rafforzare.”
Per ultimo, a rispondere alle domande, il Prof. Enrico Foti:
“La questione sollevata sul come rimanere all’interno dell’università anche dopo la laurea, è un qualcosa su cui ci si deve organizzare. Bisogna anche agganciarci al nostro territorio siciliano in modo tale da instaurare rapporti con le imprese che hanno necessità di reperire risorse. Anche il precariato è un problema annoso, abbiamo assegnisti attempati, dobbiamo cercare di aprire le porte o muoverci a livello nazionale e in sede CRUI.
Per quanto riguarda le domande dei dottorandi, ossia eliminare le tasse, avere una rappresentanza agli organi superiori e cancellare i posti senza borsa, sono tutti punti su cui si può lavorare senza dubbio. L’unica perplessità rimane quella della rappresentanza agli organi superiori, in quanto il numero dei dottorandi è nettamente inferiore a quello degli studenti iscritti e questo potrebbe comportare dei problemi giuridici.
Le sedi di Siracusa e Ragusa sicuramente non possono avere gli stessi servizi come quelli della sede madre. L’unica soluzione fattibile è quella di trovare servizi e convenzioni specifiche per le esigenze degli studenti.
Sia le aule studio che gli accordi per i mezzi di trasporti sono faccende che possono assolutamente essere risolte. Si potrebbero fare, inoltre, anche dei percorsi per gli studenti con la metropolitana e con altri mezzi per raggiungere la cittadella.
Un altro problema che va risolto è sicuramente il sistema delle segreterie e della burocrazia, il tutto tramite una informatizzazione molto spinta.”
Questo è quanto si è discusso oggi. Vi ricordiamo che ci saranno ancora altri quattro incontri in cui i tre candidati a rettore discuteranno con i docenti e il personale tecnico-amministrativo.
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