La situazione del TFA sembra complicarsi ulteriormente: i laureati, se intendono conseguire l’abilitazione, dovranno affrettarsi a completare la “raccolta punti” e acquisire i CFU mancanti. La stessa sorte sembra toccherà anche all’iscrizione in graduatoria di III fascia, la cui riapertura è attesa per la prossima primavera.
Il problema è costituito dall’art.5/1 del DPR sulle nuove classi di concorso, il quale dice: “Coloro i quali, all’entrata in vigore del presente regolamento, sono iscritti a uno dei percorsi, che costituiscono titolo di accesso alle previgenti classi di concorso, come ridefinite nelle Tabelle A e B del presente regolamento, conseguito il titolo e gli eventuali titoli aggiuntivi richiesti, possono partecipare alle prove di accesso ai relativi percorsi di tirocinio formativo attivo di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università’ e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249.” Si ricordi che è possibile consultare le relative tabelle in questo articolo, dove viene spiegato come inserirsi nelle varie classi di concorso per il conseguimento dei CFU necessari all’abilitazione.
Il Regolamento, dunque, garantisce solo coloro i quali, all’entrata in vigore del decreto (23 febbraio 2016) erano iscritti ai percorsi universitari al fine di conseguire i titoli di accesso alle classi di concorso. Nulla, invece, è previsto per i docenti già laureati e possibilmente inseriti nella III fascia delle graduatorie di Istituto. Permane duque il rischio che molti laureati possano rimanerne esclusi.
In un recente incontro, tuttavia, il Miur ha espresso la sua disponibilità verso coloro che, laureatisi prima, sarebbero eclusi dal TFA: ha annunciato infatti che sarà promulgato un “emanando decreto” che integrerebbe l’art. 5 del DPR 19/2016, ampliando l’accesso anche ai laureati iscritti in III fascia, previo conseguimento dei CFU richiesti. In questo incontro non si è fatto cenno alle graduatorie di istituto, ma è plausibile che esse subiranno la medesima sorte, considerato che all’annuncio della riapertura delle graduatorie il sindacato FLCGIL ha commentato “Resta comunque aperto il problema dei requisiti richiesti dal nuovo regolamento delle classi di concorso per il quale siamo impegnati ad ottenere un intervento che impedisca l’esclusione di docenti che insegnano da anni.”
Pertanto bisogna affrettarsi a completare il proprio percorso formativo conseguendo tutti i CFU mancanti. Notizie più certe si avranno probabilmente al prossimo incontro con i sindacati, allorquando, si spera, verranno promulgate le modifiche al DPR del 2016.
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