UNIVERSITÀ – Federconsumatori: “Finalmente tasse in calo per gli studenti universitari”

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, in occasione dell’inizio del nuovo anno accademico, ha realizzato una nuova indagine circa i costi delle università italiane. In particolare, sono stati considerati e trattati  cinque scaglioni di reddito di riferimento, con un costo medio annuo di 477,88 euro per chi si trova nella I fascia reddituale, sino ad un massimo medio di  2.265,32 euro, per chi si ritrova nella massima e più cara fascia.

Si tratta di cifre molto care, ma finalmente in calo, rispetto a quelle del 2015 che hanno subito una leggera flessione, in considerazione del fatto che alcuni atenei italiani hanno modificato i metodi di calcolo delle tasse o innalzato i limiti di reddito entro i quali è possibile usufruire di particolari agevolazioni economiche“, spiega l’indagine.

Le Università del Nord continuano a presentare delle rette più alte rispetto a quelle degli altri atenei italiani. Ad esempio, considerando la prima fascia di reddito, i costi superano del +8,72% quelle delle Università del Sud e del +16,41% la media nazionale. L’ateneo più caro d’Italia, secondo le ultime stime, è quello di Verona che presenta una retta di circa 644 euro per le facoltà umanistiche e circa 698 euro per quelle scientifiche, per la I fascia reddituale. Al secondo posto, con relativa suddivisione, non presente in tutti gli atenei italiani, tra corsi di studio umanistici e scientifici, troviamo La Sapienza di Roma con rette di 588 euro e 619 euro rispettivamente.

Le rette sono comunque elevate, così come permane il problema legato all’evasione fiscale – ha dichiarato il presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti. In presenza di questo ‘fenomeno’, ancora molto diffuso nel nostro Paese, il metodo di calcolo degli importi in base al reddito dà luogo ad un vero e proprio paradosso, dove il figlio di un evasore può usufruire di agevolazioni di cui non ha bisogno, magari pagando meno del figlio di un operaio bisognoso. Insistiamo a ribadire ciò che chiediamo da anni: controlli capillari e sanzioni esemplari per evitare che i ‘furbetti’ usufruiscano abusivamente di fondi e contributi, togliendoli a chi ne ha realmente bisogno”.

Redazione

Articoli scritti dalla Redazione.

Pubblicato da
Redazione

Articoli recenti

Catania, seconda in Sicilia per consumo di suolo pubblico: i dati di Arpa Sicilia

Finalmente online l’annuale report di monitoraggio, diretto da Arpa Sicilia, sul consumo di suolo pubblico…

20 Dicembre 2024

Catania, telecamere anti-discariche: il VI Municipio intensifica i controlli

Si è conclusa ieri l’installazione di nove nuovi dispositivi di videosorveglianza nel VI Municipio di…

20 Dicembre 2024

Manovra 2024: fondi per l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole

La manovra economica approvata dalla commissione della Camera porta con sé numerosi cambiamenti che vanno…

20 Dicembre 2024

Ricorso al Tar sul Ponte sullo Stretto: “Un progetto che minaccia l’ambiente”

Legambiente, Lipu e Wwf Italia hanno presentato ricorso al Tar Lazio contro il parere favorevole…

20 Dicembre 2024

Natale 2024: le spese degli italiani in crescita tra tradizione e qualità

Anche quest’anno, il Natale 2024 si preannuncia come un periodo di spese in aumento, con…

20 Dicembre 2024

Meteo Sicilia, le previsioni per il weekend: piogge e venti intensi

Meteo Sicilia: Il fine settimana in Sicilia si prospetta caratterizzato da un’alternanza di condizioni atmosferiche,…

20 Dicembre 2024