UNIVERSITÀ – Troppi tagli alla ricerca, solo la metà dei dottorandi si inserisce di ruolo

Notizie negative per il futuro della ricerca e dei dottorandi italiani. La rilevazione condotta dall’Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani e presentata nella VI indagine alla Camera dei Deputati fa emergere chiaramente una situazione non bellissima. Infatti, i tagli realizzati sulla ricerca a partire del 2008 hanno bloccato nuove immissioni di personale strutturato all’interno del corpo docenti.

Secondo questa indagine, i posti di dottorato in Italia erano 15733 nel 2006 e questi sono nettamente diminuiti in dieci anni, passando a 8737 nel 2016. L’anno più critico che ha visto il maggior numero di tagli e riduzioni è stato il 2008, a causa di tagli tra il 20 e il 40% al Fondo di funzionamento ordinario. Anche nel 2014 ci sono stati netti ridimensionamenti di circa il 18% di posti, dal momento dell’imposizione del limite da parte del Miur del 75% di posti con borsa di studio.

Si tratta di una situazione che va assolutamente denunciata, secondo l’Associazione dottorandi e dottori italiani, anche per il ridimensionamento del corpo docenti in seguito ai pensionamenti. Difatti, ogni 1800 pensionamenti nel corpo docenti, ne vengono inseriti soltanto 1000, ossia circa la metà. Ed è un quadro buio, non solo per i giovani dottorandi che ambiscono ad inserirsi in questo settore, ma anche per il futuro della ricerca in Italia e di conseguenza dello sviluppo del Paese.

Nel settore della ricerca si sente forte il dualismo Nord-Sud del paese: i posti di dottorato sono di meno al Sud rispetto al Nord, considerando anche che al Sud la percentuale si è ridotta fin quasi al 20%. Inoltre, a fronte a circa dieci Atenei del Nord che confermano una buona percentuale di posti, al Sud si ha in prevalenza un solo Ateneo, ossia la Federico II di Napoli.

Per tentare di superare questo scenario a dir poco critico, bisognerebbe valutare le direzioni d’investimento dei fondi e pensare di destinarne di più al mondo della ricerca, facendo oltretutto maggiore chiarezza su quella parte di fondi che spettano agli stessi dottorandi. Infatti, per svolgere ricerca in Italia e all’estero, ai dottorandi spetta circa il 10% dell’importo di quella borsa e non tutti i dottorandi sono al corrente della presente situazione.

Roberta Costanzo

Pubblicato da
Roberta Costanzo

Articoli recenti

Bocciati i fondi per le zone alluvionate del Catanese: scoppia la polemica

La recente decisione dell'Assemblea Regionale Siciliana (Ars) di bocciare un emendamento che avrebbe destinato risorse…

21 Novembre 2024

Dati Ocse sul sistema sanitario italiano: medici anziani, pochi infermieri e stipendi bassi

Il sistema sanitario italiano si trova ad affrontare una situazione critica, evidenziata dal rapporto "Health…

21 Novembre 2024

Black Friday 2024: dove comprare e come funziona

Black Friday 2024: il Black Friday 2024, previsto per venerdì 29 novembre, è l’occasione perfetta…

21 Novembre 2024

Migliori scuole superiori a Catania e provincia: la classifica 2024

Migliori scuole superiori a Catania e provincia: la scelta della scuola superiore rappresenta un momento…

21 Novembre 2024

Eduscopio 2024, carenza di diplomati tecnici e professionali: i settori più in crisi

Secondo i dati forniti da Eduscopio, cresce il tasso di occupazione tra i diplomati tecnici…

21 Novembre 2024

Sicilia, parapendio contro una struttura metallica: un morto e una ferita grave

Un tragico incidente con il parapendio si è verificato nel primo pomeriggio a Milazzo (Messina),…

21 Novembre 2024