La riforma “Buona Scuola” continua a essere portata avanti dal Ministero e tra le novità si parla di un addio alle bocciature alla scuola primaria e alla riduzione del numero delle prove da affrontare agli esami di Stato.
Il Ministero sta proseguendo il lavoro di riforma della scuola e tra le prime novità ci sono quelle riguardanti la bocciatura. La nuova proposta è quella di vietare la bocciatura degli studenti di scuola primaria, permettendo dunque a tutti di raggiungere la quinta classe senza dover ripetere nessun anno scolastico. La riforma sulle bocciature, tuttavia, non è limitata alla scuola primaria ma si estende anche alla secondaria di primo grado. Per gli studenti della scuola secondaria la bocciatura non sarà vietata, ma limitata. Tale limitazione riguarderà anche le scuole secondarie di secondo grado. Appare chiara l’intenzione del Ministero: ridurre al minimo i casi di bocciatura in Italia.
Per quanto riguarda l’Invalsi, non sarà più affrontato come esame di terza media o prova scritta alla maturità. Il test Invalsi verrà sottoposto agli studenti nel mese di gennaio e non influirà sul voto finale. L’esame di maturità subirà anche altri cambiamenti che riguardano la formazione delle commissioni, si parla di una commissione formata da membri interni e dal solo presidente esterno o di una commissione costituita da tre docenti interni e tre esterni accompagnati da un presidente esterno. Un cambiamento è previsto anche alle scuole medie dove il presidente di commissione potrà essere lo stesso preside dell’Istituto.