La chimica non è mai stata il mio forte, ma al liceo, l’ insegnante era preparata alla catastrofe a cui si apprestava a spiegare argomenti ostici come quelli che riguardavano la sua materia. Il liceo classico è duro tanto per gli studenti, quanto per gli insegnanti di materie scientifiche, insomma. E me ne sono resa conto solo una volta aver chiuso quel capitolo della mia vita.
La mia scarsa propensione alla materia, non mi rendeva comunque immune dall’essere affascinata dalle biografie e grandi studi dei più grandi nomi che hanno reso la nostra vita moderna migliore.
A loro dobbiamo molto. E Google ha ben pensato di rendere omaggio a qualcuno di loro nel modo più simpatico e accattivante che è possibile: con un doodle, un giochino interattivo che ha riscosso molto successo in questi anni. E che oggi festeggia la nascita, 182 anni fa, di Dmitrij Mendeleev, inventore della tavola degli elementi.
Nato a Tobolsk, capitale della Siberia, l’8 febbraio del 1834, fu uno studioso di valore e di vasta cultura, non solo scientifica: nella sua casa si riunivano gli intellettuali più in vista della San Pietroburgo dell’epoca, grazie anche alla vivacità intellettuale della seconda moglie, che Mendeleev sposò giovanissima.
La famiglia di Mendeleev si era trasferita nella città imperiale nel 1847, dove nel 1855 il giovane Dmitrij si laureò in chimica presso la facoltà di fisica-matematica.
Nel 1868 Mendeleev iniziò a scrivere il suo libro, Principi di chimica. Il suo progetto prevedeva la sistematizzazione di tutte le informazioni dei 63 elementi chimici allora noti. Lo scienziato russo preparò 63 carte, una per ciascun elemento, sulle quali dettagliò le caratteristiche di ciascun elemento. Ordinando le carte, secondo il peso atomico crescente, si accorse che le proprietà chimiche degli elementi si ripetevano periodicamente.
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