L’annata d’oro del buon vino italiano. Il 28 % delle bottiglie stappate in Europa proviene dal Belpaese.
Le bollicine francesi, quest’anno, non sono bastate a tenere testa ai 48,9 milioni di ettolitri di vino prodotti dai vitigni italiani. La Francia dunque incassa il duro colpo e si attesta al secondo posto delle classifiche. Secondo le stime della Coldiretti è stato sufficiente un calo dell’1% sui raccolti per far si che le terre francesi fruttassero per 46,6 milioni di ettolitri, facendole così perdere il primato. Sul podio, si colloca al terzo posto la Spagna con 36,6 milioni di ettolitri a seguito di un calo del 5 percento.
Nel trionfo dell’Italia , “La Stampa” parla di “annata storica per quantità e qualità” date le favorevoli condizioni climatiche che hanno assicurato alle nostre uve un’ottima maturazione in larga scala nei diversi territori. Un primo indizio era già stato lanciato circa un mese fa, quando il premio internazionale “Sparklimg Wine Producer of Year” era stato assegnato alle Cantine Ferrari, stabilendo che le migliori bollicine al mondo sono made in Italy; ieri è giunta da Parigi la conferma : “ l’Italia è il primo produttore di vino al mondo” .
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Ad avvalorare il record nelle esportazioni il fatto che l’Italia può vantare nella sua produzione, il 45 per cento di vini di Doc e Docg, quasi il 30 per cento di vini Igt (indicazione geografica tipica) e la restante parte di vini da tavola. Grazie ad un aumento del 6 per cento sulle esportazioni, l’Italia quest’anno ha fatturato 9,5 miliardi solo dalla vendita di vino.
“Abbiamo una ricchezza straordinaria- afferma il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina- con oltre 500 vitigni coltivati e vogliamo valorizzare ancora di più il grande lavoro fatto dalle nostre aziende in questi anni. Per questo a Expo abbiamo dedicato al vino italiano un padiglione che ha mostrato a più di un milione e mezzo di visitatori la forza, la storia e il futuro di questo settore. Siamo pronti a sostenere con ancora più determinazione l’export che ormai supera stabilmente i 5 miliardi di euro all’anno”