A presiedere l’incontro, a cui hanno hanno partecipato i rappresentanti del Credito Siciliano e dell’Odcec Santo Sciuto e Sebastiano Truglio, sono stati gli interventi del presidente del Capitt Rosario Faraci, del docente del dipartimento di Matematica e Informatica Alessandro Basile e del dott. Pierluigi Buttiglieri, rappresentante di “ParkSmart”, idea imprenditoriale che ha partecipato alla scorsa edizione.
La graduatoria finale della competizione è stata stilata in base ai giudizi della commissione tecnica. Il pubblico ha avuto la possibilità di votare attraverso il sistema di televoto Freello, la migliore presentazione della mattina: la start up “EyeCad VR”. “Ad essere premiati – ha spiegato il prof. Faraci – sono stati i team che ‘hanno fatto meglio i compiti a casa’, ovvero le idee con un adeguato e credibile Business Plan, compatibile con le indicazioni del bando”.
Primo classificato è stato il team “NC Ingegneria”, già vincitore di Start Up Academy 2015, con la presentazione di una miscela innovativa di calcestruzzo. Come ha dichiarato il team in una nostra precedente intervista: “Attualmente siamo all’inizio del nostro percorso, ma siamo consapevoli del fatto che non sarà facile andare avanti e che andremo in contro a tanti ostacoli. Su una cosa siamo sicuri, niente e nessuno potrà impedirci di raggiungere il nostro obiettivo. NOI CI CREDIAMO”. NC Ingegneria si propone come nuova impresa in grado di produrre polvere di Pet, da usare insieme al calcestruzzo per creare nuove e innovative miscele, e Pet in scaglie da immettere nel mercato tradizionale della plastica, risolvendo così il problema dell’inquinamento ambientale attraverso procedimenti di riciclo altamente tecnologici. Il progetto “NC Ingegneria”, è stato proposto da Venero Giovannino Nicolosi, Salvatore Faraci, Rosa Maria Nicolosi, Anna Nicolosi e Carmelo Prezzavento.
Al secondo posto del contest si è classificato il progetto “Bycarelab” (dispositivo per bici composto da allarme Gps, caricabatterie smartphone e rilevatore collisione), promosso da Marco Pappalardo, Graziano D’Agata, Paolo Barbagallo e Manuela Mastrolembo Barnà.
Al terzo posto, invece, si è piazzato il progetto “Agrobiotech” (che offre assistenza tecnica e specialistica per la selezione fitosanitaria di piante madri di agrumi e olivo che presentano caratteri agronomici di pregio e la produzione di materiale di moltiplicazione per l’approvvigionamento dei vivaisti e dei produttori che presenterà caratteristiche uniche di sanità e rispondenza parietale), promosso Cristina Spampinato, Grazia Licciardello, Marcella Concetta Russo, Maria Giovanna Manaò, Giuseppe Scuderi, Maria Claudia Bazzano e Giovanni Fava, tutti ricercatori del Parco scientifico e tecnologico di Sicilia.
Ai primi due classificati sarà consegnato un premio in denaro, del valore rispettivamente di quattro mila e tre mila euro (quest’ultimo interamente finanziato dal Credito Siciliano). Inoltre, i primi tre classificati saranno ammessi di diritto alla finale regionale di Start Cup che si terrà a Palermo il prossimo 15 ottobre, alla quale parteciperanno anche le migliori idee imprenditoriali premiate nei contest promossi dalle Università di Messina, Kore Enna e Palermo. Durante la giornata del 15, i migliori sei progetti saranno a loro volta ammessi alla finale nazionale di Cosenza del PNI-Cube (3-4 dicembre).
“Negli ultimi 18 mesi – ha dichiarato il presidente Faraci – il Capitt ha promosso almeno sei contest per studenti e attori del territorio, rispondendo in pieno al ruolo di scouting – di idee e di talenti – che gli stessi attori hanno assegnato all’Ateneo. “Start Up – ha concluso Faraci – è quel termine anglosassone con il quale prende via il sogno di tanti giovani di creare la propria impresa. E noi come Ateneo abbiamo l’obbligo di stare vicini ai talenti che intendono cimentarsi in questa avventura”.
Queste le altre idee finaliste della Start Cup Catania 2015:
“Akeni” (software di supporto per gli esperti di compagnie assicurative);
“Buukit” (network nazionale di pubblicità outdoor e transit);
“Citieszen” (applicazione web e mobile per la raccolta, la geolocalizzazione e la replica di buone pratiche di app che utilizzano open data);
“Comein!” (sistema citofonico wireless).
“Etna Nanotech” (sistema per l’applicazione di biossido di titanio su pietra lavica per migliorarne le caratteristiche in termini di resa);
“EyeCad VR” (visore dedicato a professionisti del settore edile per favorire l’accesso virtuale agli spazi da loro pensati);
“Meishi” (app per lo scambio di biglietti da visita);
“#SmartCommemoration” (servizio per facilitare la commemorazione del proprio caro anche a distanza, colmando l’eventuale mancanza di informazioni in merito al defunto e facilitando la localizzazione della tomba all’interno del cimitero).
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