Per l’occasione si sono riunite le università di Catania, di Palermo, di Messina, le aziende siciliane, alcuni istituti del Cnr e l’Istituto Zooprofilattico.
Il progetto è stato presentato dal Distretto Tecnologico Agrobiopesca, iniziato a marzo e conclusosi a maggio, è stato presentato nell’Aula Magna della Scuola Politecnica dell’Università di Palermo, nel corso del convegno “Verso la strategia 2016-2020 del Distretto Tecnologico Agrobiopesca”.
“Siamo riusciti a mobilitare il sistema imprenditoriale, quello della ricerca e quello delle istituzioni, con un unico obiettivo comune: tracciare una roadmap che ci consenta di pianificare le sfide che dovremo e vorremo affrontare nel futuro, in vista di uno sviluppo tecnologico condiviso e soprattutto da mettere al servizio del territorio – spiega il professore Mario Enea, presidente del Distretto Tecnologico Agrobiopesca –. Il nostro obiettivo, infatti, è far convergere le esigenze del mercato con l’innovazione nel campo agroalimentare e della pesca”.
Sono 183 le idee: 49 sono quelle presentate dal Cnr, 43 dall’Università di Palermo, 38 dall’ateneo di Catania, 19 da imprese siciliane, 11 dall’Università di Messina e altrettante dall’Istituto Zooprofilattico.
“Produzione alimentare sostenibile e competitiva”, con 32 idee selezionate; la “Salute e il benessere lungo l’intero ciclo di vita”, con 31 progetti di ricerca; e i “Processi produttivi per una migliorata qualità degli alimenti”, con 29 proposte di lavoro sono alcuni degli ambiti delle proposte presentate. Per le idee si terrà certamente conto dell’alimentazione sana, dei prodotti genuini e il meno possibile raffinati, in grado dunque di accorciare i passaggi della filiera produttiva.
Gli altri tre ambiti di azione, invece, riguardano la “Sicurezza alimentare”, l'”Utilizzo e la valorizzazione di biomasse da produzioni agroalimentari” e la “Blue Growth: sbloccare il potenziale delle risorse acquatiche viventi”.
“Esprimo massimo apprezzamento per l’iniziativa promossa dal Distretto Tecnologico Agrobiopesca perché si muove nella direzione di coniugare le esigenze del mercato con la ricerca tecnologica e l’innovazione nel campo agroalimentare e della pesca – commenta Nino Caleca, assessore regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea -. La sfida con il mercato globale si vince affermandosi con prodotti innovativi, sani, biologicamente certificati e che abbiano un valore aggiunto in termini di qualità e sicurezza del prodotto, di competitività, di sostenibilità anche rispetto alle risorse ambientali, di tutela del consumatore. L’unione delle Università siciliane, delle aziende, del Cnr, del Parco Scientifico non può che andare nella direzione di garantire standard elevati per la qualità della ricerca applicata”.
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