“Porte aperte al cinema”, con una ricca retrospettiva in lingua originale sui “Mondi di Wes Anderson”, regista e produttore cinematografico statunitense molto amato dalle giovani generazioni.
E’ il contributo di “Learn by Movies” e del Cinestudio Catania all’iniziativa promossa dal 12 giugno al 12 luglio dall’Università di Catania, in programma da lunedì 29 giugno fino a venerdì 3 luglio al Cinema King, con ingresso gratuito per tutti (fino ad esaurimento posti) e inizio alle 21,30.
Si comincia lunedì 29 con “The Royal Tenenbaums” (I Tenenbaum, 2001), l’indomani – martedì 30 – sarà la volta di “The Life Aquatic with Steve Zissou” (Le avventure acquatiche di Steve Zissou, 2004). Mercoledì 1° luglio verrà proiettato “The Darjeeling Limited” (Il treno per il Darjeeling, 2007), giovedì Moonrise Kingdom (2012), venerdì infine gran chiusura con “Grand Budapest Hotel” (2014).
In considerazione dell’acclarato successo della dodicesima edizione della rassegna di pellicole in lingua originale con sottotitoli in italiano, appena conclusasi, e delle numerose richieste di proseguire anche nella stagione estiva, i curatori del “Learn by Movies” hanno scelto perciò di ritagliarsi uno spazio all’interno dell’iniziativa ‘Porte aperte’, guardando proprio alla produzione di Anderson.
“Si tratta di un autore relativamente giovane – spiegano – con all’attivo solo otto film e davanti a sé ancora una lunga carriera. Eppure crediamo che con Grand Budapest Hotel abbia raggiunto l’apice della sua filmografia, confermata dalle nove nomination alla scorsa edizione degli Oscar, e che rappresenti al momento l’autore simbolo della nuova generazione, per la sua capacità di descrivere la contemporaneità, esprimendo le angosce, le emozioni e le paure dell’epoca attuale”.
“Il linguaggio di Wes Anderson – proseguono – è fatto di simmetrie, empatie, coralità: è un microcosmo simile al teatro dell’assurdo, ma più colorato, ironico, quasi cartoonesco, dove convivono perfettamente attori dal vivo e bizzarri animali in stop-motion, personaggi pieni di sfaccettature e scenografie bidimensionali, mondi interiori e mondi di cartapesta.
Wes Anderson ci consente di esplorare la contemporaneità con un po’ di malinconia verso il passato (non a caso, il tema centrale di Grand Budapest Hotel è proprio il rimpianto), guardando sempre al futuro e ai prossimi lavori di questo regista che ha rivoluzionato il cinema del nuovo millennio con un piccolo film su una famiglia di lunatici”.
Il film di apertura della rassegna, “The Royal Tenenbaums”, vede Gene Hackman e la moglie Anjelica Huston alle prese con i loro tre figli, ex bambini prodigio. Si tratta di Chas (Ben Stiller), Richie (Luke Wilson) e Margot (Gwyneth Paltrow), che nell’infanzia sono stati rispettivamente un prematuro genio della finanza, una piccola scrittrice e un campioncino di tennis. Da adulti, però, subiscono una serie di fallimenti, e la colpa di tutto viene addossata al padre, che li ha abbandonati anzitempo. Nel cast anche altre star come Owen Wilson, Danny Glover, Bill Murray e Alec Baldwin.