Quando si impara il “Past Simple” in inglese, una volta incassata la brutta notizia che tanti verbi comuni sono irregolari e la forma passata va imparata a memoria, ci si consola col fatto che per quanto riguarda la forma passata dei verbi regolari basta aggiungere il suffisso –ed oppure soltanto –d e “Bob’s your uncle” (il gioco è fatto).
Effettivamente la forma passata dei verbi regolari si ottiene in questo modo ed è tutto molto facile, ma è sempre bene conoscere qualche piccolo trucchetto per quanto riguarda la pronuncia della forma passata dei verbi regolari.
Anzitutto bisogna tenere presente che, con pochissime eccezioni, la –e del suffisso non viene pronunciata, bisogna farla scomparire del tutto, il che non è sempre facile!
Per capirci meglio:
Un’altra regola, interessante anche se in un certo senso meno importante, è la questione del suono finale della forma passata dei verbi regolari. Negli esempi qui sopra tutti i verbi finiscono con il suono della d, ma ci sono anche numerosi verbi che finiscono con il suono della t.
Per capirci meglio:
La domanda nasce spontanea: come si sa quando finire con il suono della d e quando finire con il suono della t? Bene, tutto dipende dal suono finale della forma base del verbo, l’infinito. Se questo finisce con un suono sonoro, la forma passata si pronuncia con il suono della d. Se invece il suono finale dell’infinito si pronuncia con un suono sordo allora la forma passata si pronuncia con il suono della t.
Facile, no? Ma cosa vuol dire sonoro e sordo? I suoni sonori sono quei suoni che fanno vibrare le corde vocali a differenza di quelli sordi. Per fare una prova basta toccare con la punta delle dita la gola e pronunciare il suono finale dell’infinito prolungando il suono. Se le dita sentono una vibrazione, allora si tratta di un suono sonoro e quindi bisogna pronunciare la forma passata con il suono della d. Se non vibra niente, si tratta di un suono sordo e bisogna pronunciare la forma passata del verbo con il suono della t.
Si sconsiglia comunque di fare questa prova in pubblico e di utilizzarlo strettamente nella fase di studio, preferibilmente in privato!
A parte lo scherzo, il suono finale in effetti dipende da questo, ma non è di importanza fondamentale come lo è invece la regola di eliminare del tutto la –e del suffisso. Il fatto è che con certi verbi viene più facile, in assenza della –e, finire con il suono della t. Prova a pronunciare i verbi del secondo gruppo qui sopra con una “d” finale invece della t e capirete.
I verbi che fanno eccezione alla regola della –e che non si pronuncia, per un motivo forse anche ovvio, sono tutti i verbi che già di per sè finiscono con il suono della d o della t. Chiaramente questa d o t finale non può passare ad un’altra d o t senza che ci sia di mezzo un minimo suono di vocale. Il suono che si intromette però NON è il suono della e ma il suono della i ridotta al minimo!
Per capirci meglio:
Comunque di solito questo piccolo gruppo di verbi non crea grandi problemi.
Dai un’occhiata alle lezioni precedenti di Ingliando!
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