
La scure dei tagli non risparmia le scuole all’estero: da settembre addio a 57 lettorati di Lingua e Letteratura Italiana nelle Università straniere: a sostenerlo è l’Anief, associazione professionale sindacale. “Anche se la lingua italiana figura tra le prime 20 più parlate nei cinque Continenti e al quarto posto tra quelle richieste, la spending review imposta dal Ministero degli Affari Esteri provocherà la perdita immediata di circa 22mila studenti nel inondo della nostra lingua e l’annullamento di svariate decine di corsi universitari. I lettorati stanno subendo la stessa sorte delle scuole e sezioni italiane, che dopo le soppressioni di svariate sedi si sono ridotte a 150 in Europa e a meno di 300 in tutto il mondo”, spiega Marcello Pacifico dell’Anief-Confedir. E ancora, per il sindacalista, “queste operazioni penalizzano l’utenza e la cultura italiana. Ma anche i docenti supplenti, cui si continua a negare la piena indennità di sede e oggi anche la stabilizzazione, attraverso un ddl sulla Buona Scuola che non li contempla. Per non parlare di tutto il personale scolastico – conclude Pacifico – cui si continua a erogare uno stipendio fortemente più basso rispetto a quello dei colleghi dei Paesi dove operano”.
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