Chiunque si trovi a venire almeno una volta nel capoluogo etneo, che sia per motivi di studio, per una semplice visita turistica o altro, avrà sicuramente notato l’ingente presenza di cani randagi all’interno del territorio. Il fenomeno del randagismo, benché particolarmente presente nelle zone periferiche della città, interessa anche il suo centro storico e, ormai, è davvero difficile da tenere sotto controllo. Ancora di più se l’amministrazione sospende i servizi che dovrebbero aiutare i poveri animali evitando loro una morte certa ai margini di una strada, una morte segnata dalla più totale indifferenza di tutti. Per questo ieri l’associazione ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) catanese ha emanato un comunicato nel quale spiega cosa è accaduto e denuncia il problema che, a quanto pare, di novità ha ben poco. Ecco riportato in maniera integrale il comunicato dell’associazione:
Da oggi il servizio di cattura, ricovero e mantenimento in vita dei cani randagi è sospeso.
Questo quanto comunicato dal responsabile dell’Ufficio Progetto animali del Comune di Catania Con nota n. 351501 del 31 ottobre 2014
Quindi tutti gli animali da soccorrere rimarranno a morire sull’asfalto.
Non è successo all’improvviso, anzi, da troppo tempo ci si lamentava delle incredibili ed illegittime soluzioni trovate dal Dott. Puglisi, onde evitare la sospensione di quello che è un servizio primario per la città. E’ del 20 ottobre l’avviso che se non si fosse provveduto alla copertura finanziaria, all’unico canile disposto a concedere una manciata di box ai vaganti catanesi, avrebbe interrotto anche gli stessi pochi ingressi.
In questi mesi dopo i fatti dei canili Nova Entra, sequestrati e poi dal riesame restituititi al suo pubblici e al quale va la nostra riconoscenza, ci siamo improvvisati anche noi , dato che una città non può andare avanti con una ventina di posti. E meno male che questa gestione astrusa era stata sostenuta dai vertici di Regione e Ministero della Sanità e proprio quest’ultimo Ministero aveva dichiarato recentemente che a seguito dei sequestri avevano provveduto a tutto e la situazione era sotto controllo. Meno male!
Canile Comunale?? Tanti proclami da tutti i Sindaci sia, attuale che precedenti ma si continua a preferire trovate fantasiose, alle vere emergenze e allarmi.
L’Azienda Sanitaria Provinciale veterinaria comunque a causa di una delle tante circolari interne, non interviene sul posto ma vuole che il soccorritore prenda la vittima e vada da loro. Adesso non essendoci i soccorritori… come andranno da loro queste creature? proprio non sappiamo.
Un’ allarme insostenibile già da questa estate quando la “Re immissione nel territorio” lanciava a destini assurdi animali, abbandonati tra branchi diversi, rognosi, con leishmania, appena abbandonati etc persino ciechi.
Il sindaco Bianco da voci sappiamo che di tanto in tanto tuona….. e si ferma là, non dando seguito a nessuna seria iniziativa che forse dovrebbe condurre da solo, se l’imperativo non dovesse essere “armiamoci e partite”. E così dalle case diroccate, terreni abusivi, abitazioni e aree private, recinti improvvisati, mercati chiusi … emergenze in qualche modo “illegalmente tamponate” adesso, ad
alzare le mani e arrendersi è anche l’Ufficio Progetto Animali e randagismo del Comune di Catania.
Saranno forse, “corsi e ricorsi storici? “ di certo da adesso ne avremo delle belle da sopportare e senza mezzi e senza struttura, cercare di tamponare.
Per intenderci allerteremo da subito il Prefetto, essendo quanto occorso una palese violazione delle Leggi per questo prevedibile e anticipato reato, ”interruzione di pubblico servizio”.
E.N.P.A.
ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI
Sez. Prov di Catania
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