Dichiarati nulli i test di Medicina e Odontoiatria che si sono tenuti l’8 aprile a Catania, Messina e Palermo.
Il Tar di Palermo ha dichiarato nulli i test che, lo scorso 8 aprile, hanno permesso a migliaia di studenti di accedere alle facoltà di Medicina di Catania, Messina e Palermo. Il giudice D’Agostino ha accolto il ricorso degli avvocati Delia e Bonetti.
Pare che il Tar abbia “ritenuta la fondatezza della censura relativa alla violazione della regola dell’anonimato in ragione dell’apposizione, sulla scheda anagrafica e in quella contenente i quesiti, oltre che del codice a barre, anche del codice alfanumerico di identificazione, il che per giurisprudenza costante, anche di questo Tar, comporta la violazione del principio dell’anonimato”.
Per i due avvocati :“Si tratta dell’unico provvedimento che il Tar Palermo ha emesso all’udienza dell’11 settembre su questo concorso visto che il nostro ricorso era fondato ed incentrato proprio sulle peculiarità del caso Palermo. Tutti gli altri ricorsi, invece, sono stati trasmessi al Tar Lazio in quanto il Tar Siciliano si è dichiarato incompetente”.
Il Tar del Lazio ha pubblicato dei provvedimenti, sostenendo l’illegittimità dei test sostenuti dagli studenti siciliani, nelle sedi di Palermo, Messina e Catania.
Bonetti e Delia sostengono che: “Altri 500 studenti ( tra quelli che avevano presentato ricorso per i test a Milano, La Sapienza, Tor Vergata, Napoli, Federico II, Bari, Catania, Catanzaro e Palermo) potranno studiare e realizzare i propri sogni. Le loro ammissioni sono distribuite in tutti gli Atenei italiani. Gli Atenei, in osservanza ai provvedimenti vittoriosi, non avranno problemi ad assorbire i nuovi ingressi, visto che, come da sempre diciamo, la capienza strutturale delle università c’è, così come sussiste la richiesta di nuovo personale medico negli ospedali”.