Durante il periodo estivo, mentre molte matricole si preparano per i test di settembre, arriva la notizia un calo di iscrizioni, che colpisce le facoltà di Economia e Giurisprudenza.
I due indirizzi di studio, da sempre considerati un “porto” sicuro, sembrano attraversare una crisi. Non sono difatti coinvolte nel calo di iscrizioni solo le facoltà che non assicurano facili guadagni, come scienze della comunicazione, beni culturali o lettere. Questa volta le matricole sembrano abbandonare Economia e Giurisprudenza, favorendo un vero e proprio boom delle facoltà scientifiche.
Anche lingue si difende bene e, contrariamente a molti indirizzi di studio, continua ad accogliere nuove matricole nelle proprie aule. Non solo: tutti coloro che scelgono di studiare in facoltà scientifiche o in lingue sembrano già pronti per affrontare esperienze lavorative all’estero.
Che dire di questo calo? Potremmo sarcasticamente ipotizzare anche che sia finito l’esodo di tutti quegli studenti che, indecisi sul da farsi, si sono gettati nel mondo della legge o dell’economia, solo per avere certezze del futuro.
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