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Joga Malinho – La rapina del Brasile, il tuffo volante alla Aldo Baglio e la folta chioma di Fellaini

Buongiorno da Joga Malinho.
Il Mondiale è cominciato da sei giorni e ci ha già regalato parecchi spunti demenziali. Siamo pronti a raccontarli.
A partire dal match inaugurale, Brasile-Croazia, vinto dai verdeoro grazie ad un rigore scandaloso concesso dall’arbitrogiapponese Yuichi Nishimura: un direttore di gara del genere non si vedeva dai tempi Tecmo World Cup in sala giochi, quello che per giocare ci volevano 500 lire e alla seconda partita perdevi sempre contro la Germania.

Si dice che Roberto Sedinho abbia curato in prima persona questa rapina a mano armata; un’azione a fin di bene nell’ennesimo tentativo di far naturalizzare Holly brasiliano.

Nell’altro match, il Messico liquida il Camerun; per gli africani, l’effetto N’koulou è stato controproducente.

Ma passiamo ai match del Girone B: l’Olanda rifila incredibilmente cinque aringhe affumicate alla Spagna, con Robin Van Persie che emula il tuffo volante di Aldo Baglio in quel famoso Italia-Marocco 3-10 giocato sulla spiaggia con una gamba di legno come palo.
Il vero vincitore della serata è però Casillas: fa due cagate e a fine partita ha più buchi di uno scolapasta, ma sa già di tornare a casa e trovare la sua Sara Carbonero. Tutto il resto è noia.

Il Cile batte l’Australia ed è pronto a sfidare gli spagnoli: sulla fascia è prevista la sfida tra Mena e Mata; odor di sangue a catinelle.


Nel Girone C segnaliamo le vittorie di Costa d’Avorio e Colombia; tra di loro sarà“una questione di centimetri.”, citando Tony D’Amato in Ogni Maledetta Domenica.

Nel girone D l’Italia batte l’Inghilterra ma il protagonista è un buffo uomo di nome Gary Lewin, professione fisioterapista della nazionale inglese.


Al momentaneo pareggio dei Leoni, il nostro Gary salta euforico ed inciampa su una bottiglietta d’acqua nelle vicinanze; caduta, barella e la diagnosi è rottura di tibia e perone.
Verrà ricordato, abbiamo bisogno di questo genere di eroi; e di un fisioterapista per il fisioterapista.

L’Uruguai si mette invece nei Guay perdendo contro il Costa Rica (o la Costa Rica, boh?): questo assurdo match è stata la tragedia di tutto quel popolo underground che risponde a nome di scommettitori.

Il Girone E ci ha regalato una Francia sorniona contro l’Hikawa di Mila e Shiro, con una doppietta di Ben-Szzemà, giusto perche fa fighi dirlo un po’ alla Pizzul.
Mentre la sfida gastronomica tra Emmentaler e Banane ha premiato la Svizzera giusto all’ultimo boccone.

Il Girone F, quello della delinquenza, ha visto l’Argentina battere per due sgozzati a un mutilato la pur cattivissima Bosnia.
Nello 0-0 tra Nigeria e Iran, nessun gol ma milioni di morti: sono gli spettatori che hanno assistito a tale appassionante incontro; si dice che i più stoici hanno resistito fino al 67esimo minuto.

Da sottolineare poi il terzino iraniano Mehrdad Pouladi, che sulla maglia sceglie di portar scritto il nome al posto del cognome, per porre l’attenzione sulle sue incredibili qualità di calciatore.

Nel Girone G la Germania schianta il Portogallo servendogli quattro wurstel fumanti.
Il buon Pepe colleziona l’ennesima espulsione della sua carriera: ha visto più rosso lui che una intera fabbrica di Tampax.
Cristiano Ronaldo disputa una pessima partita, ma riesce comunque a migliorare il suo record di primi piani in 90 minuti: miracoli della regia brasiliana e del suo nuovo gel al cocco bello.

Nell’altra partita vittoria degli Stati Uniti sul Ghana: all’ultimo inning tale John Brooks Jr., che nella vita vende Cheese Cakes nel Minnesota, sfrutta un colpo di testa che suggella la vittoria a stelle, strisce .

Infine kebab quasi indigesto nel Girone H.
L’Algeria si porta in vantaggio con un Feghouli e Salsa Bianca, ma il Belgio ribalta il risultato.
Uno dei due gol è di Fellaini, che si dice nasconda tutte le malattie del mondo all’interno della sua folta chioma.
Pareggio insulso invece tra Russia e Corea del Sud.

foto di repertorio

In chiusura diamo il giusto tributo alla trovata ignorante di questo Mondiale: la bomboletta di schiuma con cui l’arbitro, spruzzando, delimita la barriera durante i calci di punizione.
Roba che nemmeno nei tornei estivi del dopolavoro.
Cominciamo bene.

Val Derrama

Val Derrama è lo pseudonimo di Dario Damico e deriva da Carlos Valderrama, ex calciatore colombiano degli anni 90 famoso per il suo look estroso e particolare. Dario Damico è un appassionato di calcio di lunga data. Nato nell'89 e tuttologo del pallone, colleziona cimeli legati al football. Ha scelto di raccontare il Mondiale per LiveUniCt utilizzando la sana ironia. Perchè un sorriso è un'emozione. Come un gol.

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Val Derrama

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