Altro

Allarme per il Virus Ebola, la parola piĆ¹ ricercata del momento su Internet

Ecco qualcosa da sapere sulla malattia, le sue conseguenze e la situazione nel nostro paese

Chi di voi in questo ultimo periodo non ha mai sentito pronunciare almeno una volta la parola Ebola? Probabilmente nessuno, visto e considerato quanto questo virus stia facendo parlare di sĆ© tramite i vari mezzi di informazione pubblica. Non a caso, infatti, gli italiani e non solo cercano di documentarsi il piĆ¹ possibile, rendendo in un brevissimo periodo le parole ā€œVirus Ebolaā€ tra le piĆ¹ cliccate nei motori di ricerca.

Ma cosā€™ĆØ effettivamente lā€™Ebola? Come si trasmette? In Italia cā€™ĆØ davvero il rischio di un contagio?

Cerchiamo di analizzare una domanda per volta. Lā€™Ebola, come dice anche la parola tecnica, ĆØ un virus appartenente alla famiglia delle Filoviridae (nome che allude alla loro forma simile ad un filo)che risulta essere particolarmente aggressivo per lā€™uomo. Il fenomeno, scoppiato in paesi africani come Sudan, Congo, Guinea e Liberia, si sta diffondendo sempre piĆ¹ rapidamente tramite sintomi che risultano letali per il 68% dei casi. Lā€™Ebola provoca infatti febbri emorragiche, dolori muscolari e articolari e morte fulminante che avviene di solito durante il periodo di incubazione del virus stesso (che dura circa una ventina di giorni).

Advertisements

Sfrutta i vantaggi di TEMU destinati agli studenti universitari per ottenere un pacchetto buono di šŸ’°100ā‚¬. Clicca sul link o cerca ā­ļø apd39549 sull'App Temu!

Il contagio avviene tramite fluidi corporei come muco e sangue, ma ĆØ stato dimostrato che esso risulti possibile anche tramite lacrime, saliva o oggetti utilizzati dal malato in questione (come i coltelli, gli aghi, ecc.). Inoltre, la trasmissione del virus avviene attraverso rapporti sessuali col soggetto malato, mentre la diffusione tramite aria non ĆØ stata considerata una via di trasmissione da prendere in considerazione.

Per ciĆ² che concerne vaccini o cure da poter mettere in atto per combattere il virus,purtroppo non sono ancora stati trovati dei metodi efficaci per fermare lā€™ondata epidemica. BenchĆØ comincino ad essere messe a punto tecnologie particolarmente avanzate (come quella antisenso), i risultati clinici sono ancora inesistenti. Tuttavia, ĆØ stato anche dimostrato che, se il soggetto malato viene ripreso in tempoĀ  con le giuste cure (consistenti in idratazione e farmaci antipiretici), cā€™ĆØ una possibilitĆ  di sopravvivenza.

Ovviamente, essendo lā€™Italia soggetta alle continue ondate migratorie dal continente africano, era impossibile che la popolazione non fosse soggetta ad una forte preoccupazione. Tuttavia, lā€™OMS (Organizzazione Mondiale della SanitĆ ) ha tranquillizzato i cittadini e, benchĆ© il contagio in Italia sia piuttosto remoto, sono stati attivati controlli e misure di sicurezza alle frontiere. In realtĆ , viste le ultime notizie, sembrerebbe che il virus sia ormai contenuto allā€™interno dellā€™Africa e, di conseguenza, Europa e Italia dovrebbero essere immuni allā€™epidemia. Nonostante ciĆ², i controlli continueranno ad essere intensi, almeno finchĆØ il rischio non verrĆ  eliminato quasi del tutto anche nello stesso continente africano.

Ā 

A proposito dell'autore

Elide Barbanti

Nata a Prato il 27 Giugno del 1993, trascorre l'infanzia e l'adolescenza tra scaffali di libri e biblioteche e sviluppando un vivo interesse per la scrittura, specialmente quella giornalistica. Nel 2012, si trasferisce in Sicilia immatricolandosi al CdL di Lingue e Culture Europee, Euroamericane e Orientali presso la FacoltĆ  di Scienze Umanistiche a Catania. L'anno successivo, decide di reimmatricolarsi presso la S.D.S di Lingue e Letterature Straniere a Ragusa al CdL di Mediazione Linguistica e Interculturale, dove attualmente studia lingue orientali.