Si chiama DailyThem.es il nuovo social network che aiuterà gli utenti del web a non commettere orrori ortografici e sintattici, che ormai sembrano dilagare nel mondo virtuale, e a sviluppare un ottimo livello della lingua inglese.
Non si tratta di una ribellione da parte dei puristi della lingua, ma di un progetto realizzato a Philadelphia da treneolaureati dell’università di Yale (Hassan Siddiq, Harley Trung e Nikhil Seshan), grazie alla collaborazione di un angel investor di Hong Kong. La piattaforma ha lo scopo di abbattere le barriere linguistiche e di permettere a tutti i parlanti del mondo di mettersi alla prova, migliorando l’uso del loro inglese scritto. I destinatari del social network sono chiamati a comporre un breve testo di 100 parole che verrà poi corretto dalla community. Un grafico statistico segnerà i miglioramenti e stilerà le classifiche in base alle qualità di tutti coloro che decideranno di sfidare se stessi. Allo stesso modo di Facebook si potrà cliccare “Mi Piace” o commentare un intervento. La lingua di partenza è l’inglese, ma lo strumento mira ad essere applicato a qualsiasi lingua del mondo. Al centro delle 100 parole non c’è il contenuto, ma la forma e il linguaggio utilizzati per esprimerle. Le nazionalità già coinvolte sono più di cinquanta e il portale ha suscitato soprattutto gli interessi delle popolazioni arabe che vogliono imparare l’inglese.
Siddiq ha affermato «Siamo il primo social network che non preoccupa i genitori. (…) Abbiamo deciso di creare una piattaforma divertente su cui scrivere e una comunità che condivida la passione per imparare: siamo il primo social a promuovere questo aspetto». Il ventisettenne, insieme ai due suoi colleghi, ha messo a punto il DailyThem.es, che ha esordito alla fine di ottobre. Il loro scopo è stato quello di migliorare la conoscenza linguistica inglese, abbattere le barriere spaziali che ne impediscono una limpida fruizione e, infine, limitare lo scarto che intercorre tra lingua madre e lingua d’arrivo. Si tratta, dunque, di un social writing platform che guarda alle comunità di studenti e professionisti. Si tratta di un mezzo fra l’e-learning di network e la velocità di un social network o di un blog. Numerose le potenzialità, dall’opzione premium, per la correzione dei testi da parte di utenti competenti, a quella dedicata a chi prepara esami di lingua internazionali come il Toelf. L’opportunità di avere il DailyThem.es italiano, francese e così via sarà non solo un ottimo oggetto di mercato, ma anche un nuovo trampolino di lancio che mira alla diffusione di altre lingue, oltre a quella della globalizzazione.
DailyThem.es potrebbe aiutare nel preservare l’incredibile ricchezza linguistica del pianeta. Secondo gli studi del linguista David Crysal, ogni anno scompaiono nel mondo 25 lingue. Continuando così, in pochi secoli, potrebbero rimanere solo tre lingue: inglese, spagnolo e cinese. Si perderebbe, dunque, l’espressione culturale dei Paesi di tutto il mondo, ma anche la bellezza che le parole di ogni lingua racchiudono. Parole che, spesso, nella traduzione perdono il loro significato e il loro alone di bellezza e poeticità.
Come sarebbe il mondo se tra qualche secolo perdessimo parole quali Yakamoz (il riflesso della luna nell’acqua) e Baskania (potere degli occhi)? La cultura di tutto il mondo, l’espressione linguistica di ogni etnia e l’orizzonte d’attesa di ogni parlante sicuramente sarebbero logorati.
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