Categorie: AttualitàMusica

Intervista alla band palermitana HANK!

Dal rock caricaturale, a Bukowski, passando per il punk.

LiveUniCt li ha incontrati ed ha intervistato Francesco “Foggy” Pintaudi (voce, chitarra, ukulele, armonica).

Il nome del gruppo, Hank! riporta immediatamente a Henry “Hank” Chinaski, protagonista ed alterego di Charles Bukowski. Come mai il nome del gruppo si ispira proprio allo scrittore americano?

– In quel periodo leggevo tantissimo Bukowski e in qualche modo mi sono lasciato trasportare dalle sue storie estreme, piene di controsensi, idee folli, ironia nella disgrazia. Ne rimasti decisamente colpito e siccome stava appena nascendo questo nuovo progetto decisi di chiamarlo proprio “Hank!”.
Gran parte dei nostri brani è molto influenzata dalla sua scrittura quindi nel tempo l’abbiamo fatta diventare in parte una caratteristica.

Come e quando vi siete conosciuti?

– Ci siamo conosciuti tra una bevuta e un concerto in vari luoghi di Palermo. Nel tempo alcuni componenti sono cambiati fino all’attuale formazione che vede me alla voce e chitarra, Claudio Gambino al basso, Salvatore Aiello alla chitarra e tastiera e infine Giorgio Bovì alla batteria.
Più o meno ci conoscevamo già per via di altri progetti in comune o serate passate insieme quindi poi ci siamo avvicinati in maniera naturale. Palermo in questo senso può essere una città molto piccola!

Domande di routine: Chi scrive i testi delle canzoni? Nasce prima la musica o i testi?

– I testi e la prima struttura delle canzoni li faccio io, poi in seguito li riarrangiamo al box tutti insieme. Per me è sempre stato un pò casuale il procedimento, utilizzo la famosissima tecnica “a cazzo di cane”. Spesso i testi mi si materializzano davanti quando guido per strada, inizio a canticchiarmeli cercando di memorizzarli e appena arrivo a casa scrivo subito le frasi per non dimenticarle, da li in poi vado a definire nel mio “archivio” al pc tutto il resto e vado ad adattare qualche accordo che magari avevo strimpellato ogni tanto o avevo registrato per non dimenticarlo.

Mi racconti un po’ la genesi di “Atti pubblici in luoghi osceni”? Quali sono stati gli ascolti e i motivi ispiratori del disco?

– Motivi particolari non ce ne sono, avevamo tante canzoni messe da parte e altre più nuove le arrangiavamo a poco a poco, ad un certo punto avevamo capito che dopo il primo Ep del 2010 era il caso di lavorare al disco, cosi con l’800A Records ci siamo messi a lavoro, dividendoci in studio tra Siracusa e Palermo.
Probabilmente gli ascolti che più abbiamo in comune tra noi sono quelli di band come i Blur, i Clash, i Pixies, un po’ di punk, un po’ di reggae, molte altre band dagli anni ’90 ad oggi e un pò di carciofini. Se la nostra musica fosse una pizza sarebbe una capricciosa con quattro würstel.

Cosa mi dici su Nicolò Carnesi (cantautore palermitano che ha collaborato con Dente, Brunori Sas, Oratio ecc.) che avete accompagnato come band in un tour di oltre 120 date in giro per l’Italia?

– E’ il nostro cantautore bellicapelli. Il tour con lui è stato impegnativo ma molto bello, abbiamo condiviso tanto di recente… ma non solo perché in realtà suoniamo insieme da anni anche in altri svariati progetti. Il disco “Gli eroi non escono il sabato” è andato molto bene quindi una data tirava l’altra e per un anno e 1 mese circa siamo stati più dentro un furgone che sulla terra ferma.
Nel disco ha duettato con noi in “Molto triste, poco pop” il brano più elettronico ed alieno.

Con chi vi piacerebbe collaborare in futuro?

– Personalmente ce ne sono cosi tanti che sono già confuso, l’idea delle collaborazioni mi è sempre piaciuta… è un bel modo di “giocare” con la propria musica e non solo. Se dovessi ipotizzare una collaborazione impossibile ti direi David Bowie che canta in italiano come nella cover di “Volare” (io volo un pò con la mente intanto), se dovessi ipotizzare due collaborazioni italiane ti direi Davide Toffolo dei Tre allegri ragazzi morti e Madaski degli Africa Unite..

Cosa ne pensi del panorama musicale italiano emergente e non? E com’è crescere artisticamente a Palermo?

– C’è tanta musica di tutti i tipi, ad alti e bassi c’è sempre gran fermento e questo è un bene, anche se in realtà non seguiamo tantissimo e tutto, naturalmente siamo aggiornati su quello che succede, sui dischi in uscita ecc ecc… però personalmente parlando quando mi viene in mente un brano o una musica mi catapulto indietro negli anni sui vecchi classici che riescono a darmi sempre “sicurezza”.
Non saprei dirti qual è la differenza sostanziale nel crescere artisticamente a Palermo o in qualsiasi altra città perchè non l’ho vissuto, posso dire che non è semplicissimo ma questo diventa anche stimolante, e sono convinto che sia cosi per tutti, nessuno ha mai avuto vita facile qui, sia nella musica sia in qualsiasi altro mestiere. Molta gente che abbiamo conosciuto in giro, principalmente musicisti con cui abbiamo anche legato, apprezzano molto i luoghi in cui viviamo noi e ci fa piacere perchè dall’esterno ci rendiamo conto che viviamo in un luogo affascinante, bisogna solo trovare un giusto equilibrio.

Gli artisti, i musicisti, spesso diventano comunicatori sociali perché il loro messaggio è automatico, immediato. Nelle strofe “Vivo male da quando seguo il telegiornale.. non seguo neanche lo sport” contenute nel brano, “Vivo male” per l’appunto, quanto vi è di sociale?

– Tanto perché nei testi, nonostante la maschera non-sense, c’è molta verità ed è la verità che ci circonda vista in maniera ironica ma a tratti anche amara. “Vivo male” come tanti altri sono brani autobiografici, pensa come cambiano però le cose… quando l’ho scritta non avevo un cane, adesso ne ho ben due, ed uno di questi è il miglior attore protagonista nel video di “La realtà”.

Ascoltando “Vivo male”, non nego di aver pensato alle parole di Giovanni Lindo Ferretti che con i CCCP cantava “Io sto bene, io sto male, io non so come stare, non studio, non lavoro, non guardo la tv, non vado al cinema, non faccio sport.” (Io sto bene,CCCP, album: Fedeli alla linea).

– La tematica di “Vivo male” è simile a ciò che cantava Ferretti, evidentemente i tempi non sono ancora cambiati e per citare un altro Ferretti vi invitiamo a vedere questo video:
www.youtube.com/watch?v=gQEnl-LdJl4

Quali sono le prospettive future? Qualche anticipazione?

– Promozione e ancora promozione, quindi concerti e tutto quello che serve. Teniamo molto al disco e per ora ci dedicheremo a questo. Poi magari qualcuno di noi cambierà sesso, qualcuno diventerà cuoco specializzato in insalate, qualcun’altro farà uscire il proprio progetto solista Death Metal… ma lo scopriremo in futuro.
Prossimi appuntamenti:
24 MAGGIO – Teatro Garibaldi, presentazione del disco (Palermo)
20 GIUGNO – Pride, con Colapesce (Palermo)
28 GIUGNO – Festival Heineken (Piana degli Albanesi, PA)
CONTATTI:
Sito Web: http://hankband.wix.com/hankpuntoesclamativo
hankband@live.it
Facebook profilo: Hank Puntoesclamativo
Facebook pagina: www.facebook.com/HANKpuntoesclamativo

Cristina Chinaski

Cristina Chinaski nasce a Catania dove tuttora risiede. Ama viaggiare, fotografare, leggere, scrivere. Ha una passione viscerale per la musica, suona il pianoforte, colleziona vinili e adora il cinema.

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Cristina Chinaski

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