Il 17 maggio del 2007, a 15 anni esatti dalla rimozione dell’omosessualità dalla classificazione internazionale delle malattie, è stata ideata la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
Quest’anno la città di Catania ha pensato di abbattere le barriere e spostarsi in piazza con l’obiettivo di prevenire e contrastare il fenomeno dei cosidetti “crimini d’odio”. In un mondo in cui sono presenti leggi antidiscriminatorie che legalizzano le unioni gay, continuano ancora ad espandersi a macchia d’olio episodi di omofobia a danno di uomini e donne “colpevoli” di un diverso orientamento sessuale.
Per questo motivo nascono giorno dopo giorno in tutto il mondo associazioni LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) che agiscono contro le discriminazioni riguardanti l’orientamento sessuale e l’identità di genere.
L’ OpenMind di Catania (centro di iniziativa LGBT) ricorda un episodio in particolare: la storia di Raymond Buys, gay sudafricano quindicenne vittima di una “riabilitazione” perché considerato troppo effeminato. Il ragazzo è stato seviziato e torturato fino a farlo morire. Le testimonianze hanno rivelato che veniva sistematicamente massacrato di botte e costretto a mangiare le proprie feci. Tutto questo per farlo diventare più virile, più “uomo”. E la cosa terribile è che a iscriverlo a questo corso “riabilitativo” sono stati i suoi stessi genitori, ignari dei metodi rieducativi. Eppure il Sudafrica nel 2006 è stato il primo paese africano a legalizzare il matrimonio omosessuale e il partenariato civile, comprese le adozioni minorili. Ma il disprezzo patriarcale verso la sfera femminile, siano le donne o gli uomini con caratteri “effemminati”, è ancora così pesante e diffuso che non bastano le sole leggi a respingerlo.
Per l’occasione il SISM (Segretariato Italiano Studenti in Medicina), Sede Locale di Catania, organizzerà un FlashMob in collaborazione con OpenMind Catania. Come ha affermato lo stesso OpenMind, sarà “un flash-mob per confrontarci, informare , accettare suggerimenti e costruire INSIEME percorsi di giustizia e inevitabile felicità. Mentre scriviamo queste parole una farfalla bianca, una mariposa, ci sorpassa e lieve vola via. Che porti la nostra speranza di un mondo migliore a Raymond e a tutti(e) quelli(e) che non ce l’ hanno fatta”.
L’appuntamento è alle ore 18.45 di venerdì 17 maggio, in Piazza Università.
La coreografia ideata appositamente per la giornata sarà sulle note di Born this way di Lady Gaga, da sempre sostenitrice dei diritti gay.
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