“Studiare conviene!” lo dice il Miur, parlando di Diritto allo Studio. Eppure condizioni economiche non tanto rosee potrebbero rendere difficile l’ottenimento di un titolo di studi superiore, come la laurea. Pericolo che può essere evitato usufruendo della NO Tax Area e delle Borse di Studio garantite dal Diritto allo Studio Universitario. Chi vi può accedere, come e quali sono i requisiti necessari per usufruire di questi benefici sono le domande a cui diamo risposta di seguito.
“I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Parola dell’art. 34 della Costituzione italiana. Un diritto garantito anche all’interno dello Statuto dei diritti e doveri degli Studenti Universitari. Questi principi trovano realizzazione tramite il Diritto allo Studio Universitario (DSU). Andando alla pratica, il DSU permette a chi vive una condizione economica svantaggiosa, la possibilità di proseguire gli studi fino all’Università o presso l’Istituzione di Alta Formazione Artistica, Coreutica e Musicale (AFAM). Se la propria condizione rientra in certi parametri poi, si può usufruire della gratuità dell’iscrizione e anche di un sostegno economico finalizzato a coprire le spese correlate agli studi.
Vediamo i dettagli. Per accedere ai sostegni economici finalizzati al proseguimento degli studi universitari, il primo passo da compiere è quello di munirsi dell’ISEE e dell’ISPE del nucleo familiare di appartenenza. Per ottenere questi valori basta rivolgersi ad un CAF e richiedere l’Attestazione ISEE per Prestazioni Agevolate per il Diritto allo Studio Universitario. L’ISEE e l’ISPE sono due valori importanti in questo processo, in quanto identificano chi può accedere a borse di studio, servizi abitativi, servizi di mensa, premi di laurea e mobilità internazionale.
N.B. Gli studenti o le future matricole dell’Università degli Studi di Catania devono fare riferimento alle tabelle indicate nel bando emesso dall’Ersu, l’ente predisposto alla gestione regionale del DSU.
Novità del 2017 è la NO Tax Area, il provvedimento che stabilisce che chi ha un’ISEE inferiore ai 13.000 euro ha diritto all’iscrizione gratuita all’università. Per chi non rientra in questa fascia, ma possiede ISEE tra i 13.000 e i 30.000 euro può beneficiare di una tassa d’iscrizione agevolata. Nello specifico, per chi appartiene alla fascia 13.000 – 30.000, le tasse non potranno superare il 7% della differenza tra ISEE e 13.000 €. Una differenza tra matricole e iscritti al secondo e successivi anni. I primi faranno riferimento solo al requisito economico, i secondi anche al numero di CFU raggiunti entro il 10/08: 10 CFU per gli iscritti al secondo anno, 25 per gli iscritti agli anni successivi.
La campagna per il Diritto allo Studio è stata lanciata dal Miur a seguito delle dichiarazioni della ministra Fedeli. “Con l’ultima legge di Bilancio abbiamo incrementato in modo strutturale di 50 milioni di euro il Fondo integrativo statale per il diritto allo studio, portandolo a 217 milioni all’anno”. A questi fondi, prosegue la ministra, “si aggiungeranno i 6 milioni non utilizzati nel 2017 per le borse della “Fondazione ex art. 34”. Il totale ammonta quindi a 223 milioni per il diritto allo studio.
Inoltre, importante novità per i cosiddetti “idonei senza borsa”. Per evitare che si moltiplichino a dismisura, la Fedeli annuncia: “D’ora in poi, il Fondo sarà erogato entro il 30 settembre di ogni anno e lo sarà non più sulla base della spesa storica delle Regioni, ma sulla base del fabbisogno che emerge dai territori“.
Particolare attenzione infine agli studenti disabili e con disturbi specifici dell’apprendimento, per i quali nel Fondo Funzionamento Ordinario sono previsti 7,5 milioni per interventi di sostegno.
Altri 64,2 milioni poi per il fondo giovani. Questo prevede borse di mobilità internazionale ed incentivi per l’iscrizione alle lauree scientifiche e a quelle di particolare interesse nazionale. Sempre all’interno di questo fondo sono annoverati i 5 milioni di euro per interventi integrati di orientamento pre-universitario, di sostegno didattico e di tutorato.
Le agevolazioni più importanti per il Diritto allo Studio, in linea di massima si confermano essere quelle finora esposte, anche se altri strumenti di finanziamento e benefici sono messi a disposizione degli studenti universitari, a seconda dell’Ateneo di appartenenza.
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