Una nuova app creata da due sviluppatori svizzeri, Matthias Dörner e Timo Hahn, porta il nome di Wydr ed è stata pensata principalmente per gli artisti emergenti . In che senso? Wydr è un social, alla maniera di Tinder ma circoscritto al mondo dell’arte, che adesso sarà giudicato direttamente dagli utenti del social, semplicemente facendo scorrere il dito a destra o a sinistra sullo schermo.
Quando il dito scorre verso destra si esprime un giudizio positivo sulla foto, quindi un vero e proprio like, se invece facciamo scorrere il dito verso sinistra allora significa che la foto non ci è piaciuta. Sono gli artisti a postare sul portale le loro opere, poi il prezzo sarà stabilito in proporzione rispetto alla popolarità che acquisirà la foto in rete: tutto nelle mani degli utenti, che con una preferenza espressa scorrendo un dito potranno valutare le opere, senza l’influenza della critica o di giudizi a priori espressi da terzi.
Insomma, Wydr si configura come un’app destinata a chi ama l’arte, infatti i suoi ideatori spiegano: “Rendere democratico il mercato dell’arte, dando agli utenti la possibilità di esprimere facilmente la propria opinione, costruire gallerie personalizzate e comprare l’arte che amano, questo il nostro fine principale. La maggior parte della gente è stanca di manifesti culturali preposti e non sopportano più il modo discriminatorio con i quali vengono trattati nelle gallerie classiche se non si è abbastanza facoltosi per potersi permettere opere esclusive. Per questo Wydr è una piattaforma aperta. Non vogliamo metterci nei panni del curatore capace di dire sempre quale sia l’opera giusta o meno: alla fine, l’arte è quello che ti piace”.
In pochi mesi l’app ha raccolto ben 50 mila utenti e migliaia di opere all’interno della sua galleria virtuale, inaugurando un modo totalmente nuovo di interagire con l’arte, dando agli artisti l’opportunità di curare da soli, senza intermediari, la propria mostra, senza dover allestire locali. Grande novità consiste nella possibilità di rivolgere la propria arte ad una quantità illimitata di appassionati, tutto semplicemente con un dito.
Inoltre le opere sono alla portata di tutti coloro che intendono acquistarle, partendo da un minimo di 50 € e fino ad un massimo di 2.500 €, passando per una media di 400 €. “I nostri clienti amano essere originali, senza spendere una fortuna come in una galleria d’arte. Wydr non è un posto solo per il collezionisti, ma anche e soprattutto per l’appassionato d’arte casuale”, spiega Dörner, scontrandosi però con l’opinione dei critici, che non sono d’accordo con questo tipo di arte fai da te, priva di consigli da parte di esperti.
Ricordiamo inoltre che Wydr deve tener testa alla concorrenza di siti di aste come Saatchi Arte o artnet.com, per citare i più conosciuti, ed anche con realtà di successo più moderne come Artsy o Artspace. I suoi sviluppatori però non temono la sconfitta e ricordano che è sufficiente pensare a come Airbnb e Uber siano riusciti a cambiare le abitudini di chi viaggia, sconvolgendo il modo di approcciarsi alla realtà, per esempio mettendo a disposizione di sconosciuti le nostre case oppure accettando un passaggio da estranei alla maniera di un taxi. A volte basta solo avere una buona idea per fare la differenza!