Stipendi insegnanti 2025: Nel 2025 gli insegnanti italiani vedranno un aumento medio di 160 euro in busta paga e potranno accedere a nuovi bonus e misure di valorizzazione professionale. Grazie al rinnovo del contratto scuola, il Governo punta a premiare la continuità didattica e il servizio nelle scuole situate in aree critiche.
Aumenti di stipendio per gli insegnanti nel 2025
Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per la scuola prevede un aumento medio mensile di 160 euro per i docenti, segnando un passo importante verso la valorizzazione del ruolo degli insegnanti. A questa misura si aggiunge il bonus docenti 2025, destinato a premiare la stabilità lavorativa e l’impegno nelle scuole più difficili.
Bonus docenti 2025: come funziona
Con uno stanziamento di 30 milioni di euro, il bonus docenti 2025 sarà suddiviso tra due categorie principali:
- Continuità didattica: il 70% dei fondi è riservato ai docenti che, negli ultimi cinque anni, non hanno presentato domanda di trasferimento o accettato incarichi su altre classi di concorso.
- Servizio in scuole critiche: il 30% è destinato a chi lavora in aree ad alto tasso di abbandono scolastico o rischio spopolamento, purché non residente nella provincia della scuola.
Gli importi variano da 868 a 954 euro per chi soddisfa un solo criterio, fino a 1.822 euro per chi li rispetta entrambi.
Stipendi insegnanti 2025: carta del docente estesa ai precari
La Carta del docente, introdotta nel 2016, è uno strumento che consente agli insegnanti di ruolo di accedere a un bonus annuale per finanziare l’aggiornamento professionale e l’acquisto di materiale didattico. L’importo, tradizionalmente fissato a 500 euro, può essere utilizzato per corsi di formazione, libri, riviste specializzate, software, strumenti tecnologici e hardware per supportare la didattica.
Per il 2025, il Governo ha deciso di ampliare la platea dei beneficiari includendo, per la prima volta, anche i docenti precari con contratto annuale su posto vacante e disponibile. Tuttavia, l’importo massimo annuale non sarà più fisso, ma verrà definito ogni anno con un decreto ministeriale. Questa modifica, prevista dall’art. 85 della Legge di Bilancio 2025, è accompagnata da uno stanziamento aggiuntivo di 60 milioni di euro annui, volto a garantire un accesso più equo alla formazione e all’aggiornamento professionale.