Continuano i lavori di scavo nella necropoli greco-romana di Messina, situata in via degli Orti, dove la storia riaffiora sotto la forma di sei tombe antiche. I tumuli sono stati rinvenuti nella zona del cantiere della Torre, incoraggiando gli archeologi nei lavori di messa alla luce di un’area sepolcrale molto vasta di età ellenistica.
Le sei tombe, infatti, costituiscono solo una minima parte dell’intera superficie corredata di sepolcri monumentali, corredi funerari e strutture murarie, che fanno da testimoni del periodo ellenistico che va dalla prima alla tarda età, dal IV secolo a.C. al V secolo d.C. circa.
“È del tutto evidente – commenta il consigliere comunale Coletta – che il rinvenimento delle 6 tombe in un’area sommitale dell’is. 96, sia solo una minima parte della vasta area sepolcrale costituita da centinaia di sepolture anche monumentali, corredi funerari e strutture murarie che documentano un periodo che va dalla prima età ellenistica al tardo antico (IV sec. a.C. – V sec. d.C). Purtroppo le sepolture rinvenute negli anni 90′ sono state smontate e trasferite nei depositi della Soprintendenza”.
Il consigliere ha altresì ricordato che esiste un “vincolo archeologico diretto”, che impone l’esplorazione integrale dell’intera area, prima che si possa approvare qualsiasi attività edificatoria. “Occorre procedere – ha aggiunto Coletta – a una indagine del sottosuolo particolarmente minuziosa, con la certezza che lo scavo restituirà altri preziosi reperti che si auspica questa volta vadano finalmente salvaguardati “in situ” e quindi resi fruibili, assieme alla bellissima tomba a camera poco distante”.