L’ultimo esame universitario della nostra vita รจ il riflesso della fine di un lungo e faticoso percorso. Gioiosi come poche volte nella vita, accettiamo qualsiasi voto ed ammiriamo increduli quella serie infinita di “SUPERATO” per qualche istante, poi torniamo con i piedi per terra. Tra l’essere uno “studente universitario” e il divenire un “laureato”, infatti, si pone un’ultima prova: scrivere la tesi di laurea.
Umberto Eco ha pensato proprio ai laureandi in difficoltร , scrivendo nel 1977 “Come si fa una tesi di laurea”, un testo con il quale spiega come elaborare una tesi in termini chiari e comprensibili e uno stile coinciso, destinato a non passare mai di moda.
In primo luogo, รจ necessario che chiunque si accinga a scrivere una tesi di laurea, sappia cosa sia una tesi di laurea. Si tratterebbe, secondo Eco, di un “elaborato dattiloscritto in cui lo studente tratta un problema concernente l’indirizzo di studi in cui si vuole laureareโ.ย La lunghezza dell’elaborato per le lauree triennali รจ spesso inferiore alle 100 pagine.
Il tempo e le relative scadenze da rispettare giocano un ruolo fondamentale. Bisognerร ricordare di presentare quaranta giorni prima dell’inizio della propria sessione di laurea e alla Segreteria Studenti la domanda di ammissione (attestando il superamento di tutti gli esami sostenuti); a 30 giorni dalla sessione si consegnerร al medesimo ufficio il titolo della tesi insieme ad un breve astratto dell’elaborato mentre, soltanto due settimane prima, un certo numero di copie della tesi da consegnare al relatore.
La realizzazione di una tesi comprende varie fasi, tutte importantissime. Si partirร con l’individuazione dell’argomento da trattare: si consiglia di scegliere un tema particolarmente interessante e appassionante ai nostri occhi,ย di cui approfondiremo solo uno specifico aspetto. L’argomentazione principale, che deve celare una precedente e giร consolidata preparazione, andrร poi arricchita abilmente con questioni secondarie ma rimarrร comunque fulcro dello scritto.
L’individuazione dell’oggetto principale va, secondo Eco, di pari passo con la ricerca delle fonti, non sempre facilmente reperibili. Non bisognerร fermarsi alle bibliografie ma attingere a siti, link, filmografia: qualsiasi cosa potrร divenire dato utile alla creazione del vostro elaborato.
La tesi deve, inoltre, seguire uno schema costituito – a grandi linee – sempre dalle medesime parti:
1) indice: lo scheletro della tesi;
2) introduzione: gli aspetti essenziali che verranno trattati nell’elaborato, da esprimere in un unico e breve prologo;
3) capitoli centrali:ย vera trattazione;
4) conclusioni: definizione dei risultati ottenuti attraverso lโelaborazione del testo e le considerazioni da essa estrapolate.
Non รจ scontato, ma risulta decisamente indispensabile, catalogare note e citazioni da utilizzare per dare fondamento ai contenuti e arricchirli. Ultima ma non meno importante, sarร la scrittura ordinata della bibliografia dei testi utilizzati e citati.ย
Quando la tesi, per cui avete tanto faticato, verrร finalmente corretta, approvata (e magari apprezzata) dal vostro relatore, non vi resterร che stamparla e rilegarla.ย ร consigliabile evitare servizi online, magari piรน economici ma certamente meno sicuri: affidatevi a copisterie specializzate.
Seguendo i semplici consigli di questo grande autore vedrete che quel che ora vi sembra tanto un ostacolo insuperabile edย intangibile diverrร presto concreta e valida realizzazione.