
Riscatto laurea 2025: Il riscatto laurea è uno strumento previdenziale che consente di valorizzare ai fini pensionistici gli anni trascorsi all’università. Nonostante se ne discuta da tempo, resta ancora poco utilizzato. Solo una minoranza degli aventi diritto presenta effettivamente domanda, spesso scoraggiata dalla complessità della normativa o dalla poca chiarezza sui benefici reali.
Riscattare gli anni di studio può servire sia per anticipare l’età pensionabile, sia per aumentare l’importo dell’assegno previdenziale. Tuttavia, la procedura richiede un’attenta valutazione, poiché non è sempre vantaggiosa per tutti i lavoratori.
Nel 2025 il riscatto laurea è disponibile per chi ha conseguito un titolo universitario valido: laurea triennale, magistrale, a ciclo unico, diploma AFAM, dottorato di ricerca o titolo ITS Academy. Non sono ammessi al riscatto gli anni fuori corso, né quelli già coperti da contributi versati.
La richiesta può essere presentata anche da disoccupati, lavoratori autonomi e dipendenti, purché il titolo sia stato effettivamente conseguito. Si tratta di un’opportunità accessibile a diverse categorie, ma spesso ancora poco conosciuta nei suoi aspetti pratici.
Esistono due forme di riscatto laurea: ordinaria e agevolata. La modalità ordinaria è calcolata sulla base della retribuzione e può risultare costosa, soprattutto per chi ha redditi elevati. La quota da versare può superare i 10.000 euro per ogni anno riscattato.
Al contrario, il riscatto agevolato – introdotto nel 2019 e confermato anche per il 2025 – prevede un costo fisso di circa 6.123 euro annui. È riservato a chi ha contributi versati solo dal 1996 in poi e non può essere usato da chi rientra nel sistema pensionistico retributivo o misto. Un vantaggio importante è la possibilità di detrarre fiscalmente parte dell’importo.
Stabilire se il riscatto laurea conviene richiede un’analisi personalizzata. Bisogna valutare vari fattori: età, anni di contributi già maturati, reddito, aspettative lavorative e regime pensionistico. Per alcuni lavoratori può essere un’opzione strategica per andare in pensione prima. Per altri, il costo potrebbe non giustificare il beneficio ottenuto.
Va considerato anche che chi opta per il riscatto agevolato potrebbe perdere l’accesso ad alcune formule di pensione anticipata, come quella contributiva pura a 64 anni.
La richiesta di riscatto laurea si presenta online attraverso il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. È possibile simulare il calcolo dei costi e degli effetti pensionistici prima dell’invio. Una volta accettata la domanda, si può pagare in un’unica soluzione oppure in 120 rate mensili senza interessi.
In alternativa, è possibile farsi assistere da un patronato per chiarire dubbi e scegliere la modalità più adatta alla propria situazione.
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