Firmato oggi a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella qualità di commissario straordinario, con i prefetti delle due città, Massimo Mariani e Maria Carmela Librizzi, diversi protocolli di legalità. Tra gli obiettivi citati: garantire la massima trasparenza e prevenire ogni possibile infiltrazione mafiosa o interesse illecito nei cantieri per la costruzione dei termovalorizzatori di Palermo e Catania. D’altronde i suddetti accordi prevedono un’attenta attività di controllo e vigilanza su tutte le fasi di realizzazione degli impianti, con particolare attenzione al rispetto delle norme sulla sicurezza e alla corretta gestione dei cantieri. Per rafforzare ulteriormente questo impegno, anche i rappresentanti dei sindacati di categoria – Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil – hanno firmato i documenti. L’obiettivo è costruire in piena legalità, tutelando lavoratori e comunità.
Nuovi termovalorizzatori a Palermo e Catania
“Stiamo replicando il modello già adottato per il polo oncoematologico di Palermo – ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – dove efficienza e legalità hanno rappresentato elementi chiave. Lo stesso approccio verrà seguito per la realizzazione dei due termovalorizzatori, opere fondamentali per rivoluzionare la gestione dei rifiuti in Sicilia”. Schifani ha poi spiegato che l’iter burocratico sta procedendo spedito e che tra pochi giorni Invitalia pubblicherà i bandi per la progettazione. L’investimento previsto supera gli 800 milioni di euro, finanziati interamente con fondi pubblici provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione.
“Sarà fondamentale mantenere alta l’attenzione – ha aggiunto – questi protocolli prevedono regole stringenti e dettagliate: le imprese dovranno rispettarle rigorosamente, pena la risoluzione dei contratti in caso di gravi violazioni”.
I due impianti sorgeranno a Bellolampo (Palermo) e nella zona industriale di Catania. La Regione ha scelto Invitalia come partner tecnico e ha firmato un accordo con l’Autorità nazionale anticorruzione per assicurare massima trasparenza. Il bando per i progetti di fattibilità sarà pubblicato nelle prossime settimane, mentre l’avvio dei lavori è previsto dopo l’estate del 2026 e durerà circa diciotto mesi.