Scarichi sospetti, attenzione alla salute pubblica, gestione responsabile delle risorse comunali e il rischio di conseguenze legali: sono questi gli elementi che hanno portato il Comune di Catania a decidere di rinunciare, per il 2025, all’allestimento del solarium in piazza Europa.
Gli errori degli anni passati
La struttura, che da anni rappresenta uno dei pochi punti di accesso libero al mare per i cittadini catanesi, quest’estate non verrà installata. Prima di procedere, infatti, è necessario verificare che le acque in quella zona del litorale siano effettivamente idonee alla balneazione. A renderlo noto è l’assessore al Mare, Andrea Guzzardi, che ha richiamato quanto accaduto la scorsa stagione, quando la presenza di scarichi maleodoranti e non identificati aveva sollevato proteste e acceso un dibattito pubblico: “il solarium di piazza Europa non verrà realizzato, visto quanto accaduto l’anno scorso. Con lo sversamento dubbio, seguito poi da denunce alla Procura. Dato che la competenza del canale di gronda sottostante non è nostra ma di un commissario, abbiamo chiesto di fare delle verifiche”.
Controlli e verifiche in corso
I controlli sono ancora in corso. “Non abbiamo ancora ricevuto risposte in merito alla risoluzione del problema – spiega Guzzardi – e poiché gestiamo fondi pubblici, appartenenti ai cittadini catanesi, abbiamo deciso di non assumerci la responsabilità di costruire una piattaforma su cui, successivamente, potrebbe essere imposto un divieto di balneazione”. Pertanto, niente bagni a piazza Europa, dove, va sottolineato, il cartello con il divieto di balneazione è stato sempre visibile nelle vicinanze dell’area destinata al solarium, fino a quando non saranno completate le analisi che certificheranno la salubrità delle acque. “Si tratta di una misura temporanea, limitata a quest’anno – aggiunge l’assessore –: se, a seguito dei controlli, ci confermeranno che non ci sono problemi, e che entro la fine dell’anno ci diranno che il mare è pulito e sicuro, e che il canale di gronda non sta scaricando liquami ma solo acque bianche come previsto, allora riprenderemo il progetto”.
Così, oltre alle tre spiagge libere, Catania avrà a disposizione solo due strutture comunali, riducendo ulteriormente le opportunità di accesso gratuito al mare in una città dove non è facile trovare spazi balneabili senza dover pagare. Tuttavia, l’assessore Guzzardi ricorda che, dallo scorso anno, una delle due piattaforme è stata ampliata. “L’estate scorsa – afferma – abbiamo inaugurato un solarium di oltre duemila metri quadrati vicino all’Istituto Nautico”.