Categorie: Attualità

Test di medicina 2025: numero chiuso si o no

Dopo gli ultimi scorrimenti in graduatoria per i test di medicina 2024, si inizia subito a pensare al futuro. I nuovi test medicina 2025 saranno ancora a numero chiuso? Il dibattito sull’accesso alla facoltà di medicina continua a infiammare gli animi degli studenti e dei futuri dottori. Di seguito tutte le novità per il 2025 e la nuova riforma.

Le novità dei test di medicina per il 2025

Il Senato ha recentemente approvato un testo che prevede un accesso libero per tutti gli studenti solo al primo semestre del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia. Questo significa che gli studenti potranno iscriversi liberamente e frequentare le discipline dell’area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria durante il primo semestre. Tuttavia, per poter accedere al secondo semestre, sarà necessario aver ottenuto tutti i crediti formativi (CFU) previsti e collocarsi in una posizione utile nella graduatoria di merito nazionale. Questo meccanismo conferma che il numero chiuso non sarà completamente eliminato, ma solo posticipato, con una selezione più orientata sui risultati conseguiti nel primo semestre.

La nuova riforma per il 2025

Questa riforma non eliminerà del tutto la selezione all’ingresso, ma la trasformerà in una sfida più distribuita e meritocratica durante il primo semestre. Ciò potrebbe, da un lato, ridurre la pressione degli studenti durante il test d’ingresso, ma dall’altro, renderà il primo semestre un momento cruciale per dimostrare le proprie capacità. Rimane quindi da vedere come il nuovo sistema verrà accolto dagli studenti e come influirà sull’accesso alla professione medica nei prossimi anni.

Numero chiuso per i test di medicina 2025

Nonostante la speranza di molti studenti, l’abolizione completa del numero chiuso rimane ancora lontana. Secondo Ludovico Callerio, CEO di Testbusters, non si tratta di rallentamenti burocratici, ma di una riforma mai realmente considerata a livello istituzionale. Le università italiane fanno parte di un sistema centralizzato e non dispongono delle risorse necessarie per accogliere un numero illimitato di studenti senza compromettere la qualità dell’insegnamento. Callerio sottolinea inoltre che il numero chiuso serve a garantire che solo gli studenti con le competenze e la preparazione adeguate possano affrontare il percorso di studi, prevenendo così un aumento del tasso di abbandono accademico.

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