Catania è la tra le città con il più alto aumento di infortuni sul lavoro. Incidenti e morti sul lavoro ad oggi rappresentano uno degli argomenti più caldi per i sindacati, che sottolineano l’urgenza di attuare politiche di prevenzione mirate e misure specifiche per settore, area geografica e forza lavoro.
Secondo il rapporto della Cisl, negli ultimi sei mesi si sono registrati 3.600 casi di infortunio, con un incremento del 2,21% rispetto al 2023. Aumentano anche gli incidenti durante il tragitto casa-lavoro e tra i lavoratori di età compresa tra 60 e 64 anni.
I dati rilevati in Sicilia nei primi sette mesi del 2024 mostrano un incremento degli infortuni sul lavoro (+1,9%, da 12.675 a 12.924), un aumento che si allinea a quello nazionale, pari all’1,7% (350.823 casi registrati al 31 luglio 2024, rispetto ai 344.897 dello stesso periodo del 2023).
Tale incremento riguarda tutti e tre i settori: in particolare, l’agricoltura ha registrato un aumento del 9,2%, l’industria e i servizi del 5%, mentre per lo Stato l’incremento si è fermato al 3%. Gli incidenti in itinere, ovvero quelli accaduti durante il tragitto casa-lavoro, in Sicilia sono aumentati del 21,3%, passando dai 2.188 casi tra gennaio e luglio 2023 a 2.655 al 31 luglio 2024, superando di oltre 14 punti percentuali l’aumento nazionale del 6,9% (da 52.048 a 55.664).
Le tre province siciliane che hanno registrato il maggior numero di infortuni da gennaio a luglio 2024 sono: Catania, con 4.306 denunce (33,3% del totale regionale), Palermo con 3.605 denunce (27,8% del totale regionale) e Messina con 1.826 denunce (14,1% del totale regionale). Nel 2024, in Sicilia, nei primi sette mesi, sono stati denunciati 50 infortuni mortali, un aumento del 51,5% rispetto ai 33 casi nello stesso periodo del 2023. Solo nel mese di luglio 2024 sono stati denunciati 5 incidenti mortali, contro uno solo nello stesso mese del 2023. A livello nazionale, nei primi sette mesi del 2024, si sono registrati 577 infortuni mortali, 18 in più rispetto ai 559 dello stesso periodo del 2023.
La “patente a punti” o “a crediti” per lavorare nei cantieri è stata ideata per garantire ai lavoratori condizioni di sicurezza migliori e, soprattutto, per contrastare il fenomeno delle morti sul lavoro.
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