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Catania, cinque casi di intossicazione da funghi

Nel Catanese si sono verificati 5 casi di intossicazione da funghi. Le autorità raccomandano cautela nella raccolta e nel consumo di funghi non certificati.

Nel Catanese è stata innalzata l’attenzione per quanto riguarda la raccolta e il consumo di funghi freschi spontanei. Negli ultimi due giorni, nella zona etnea, sono stati accertati cinque casi di intossicazione da funghi, tutti riconducibili al consumo di esemplari non controllati dai raccoglitori occasionali presso gli sportelli micologici aziendali, che offrono un servizio gratuito di verifica della sicurezza dei funghi raccolti.

Le tipologie di funghi raccolti

I cinque casi di intossicazione hanno reso necessario l’intervento dei pronto soccorso della zona. In particolare, due casi sono stati provocati dal consumo della “falsa mazza di tamburo” (Chlorophyllum molybdites), un fungo velenoso che può essere facilmente scambiato per specie commestibili. Altri tre casi, invece, sono stati causati dall’ingestione di funghi a “pori rossi”, che i raccoglitori avevano erroneamente identificato come porcini, funghi molto ricercati e considerati sicuri se correttamente identificati. Tuttavia, alcune specie di funghi a pori rossi possono essere tossiche o addirittura velenose se non trattate adeguatamente, comportando gravi rischi per la salute.

Tra le specie a pori rossi vi sono i funghi Boletus luridus e Boletus erythropus, che risultano commestibili solo dopo una lunga e completa cottura. Tuttavia, queste specie non possono essere commercializzate per legge, proprio a causa della complessità del trattamento necessario per renderle sicure al consumo. Altre specie, come Boletus rhodoxanthus e Boletus luteocupreus, sono invece considerate tossiche e possono provocare sindromi gastrointestinali anche gravi, se ingerite senza adeguate precauzioni.

Prevenire i casi di intossicazione

Per prevenire ulteriori casi di intossicazione, le autorità sanitarie rinnovano l’invito ai raccoglitori occasionali e ai consumatori di rivolgersi agli sportelli micologici aziendali per far controllare gratuitamente i funghi raccolti. In alternativa, è consigliato acquistare funghi solo da rivenditori autorizzati, che espongano sui contenitori il tagliando Asp di avvenuta certificazione. Questo tagliando garantisce che i funghi siano stati verificati e contiene informazioni sulla denominazione della specie, la data e l’orario di validità del controllo, garantendo così la sicurezza del prodotto.

Prestare attenzione a questi dettagli è fondamentale per evitare intossicazioni potenzialmente pericolose e tutelare la salute dei consumatori.

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