In Sicilia continua l’emergenza siccità: i fiumi sono prosciugati, i laghi hanno livelli bassi e gli agricoltori affrontano la mancanza di acqua per i campi. Le conseguenze di questa siccità sono sempre più gravi e con queste temperature torride la situazione sta diventando tragica.
A questo si aggiunge un altro problema critico: gli animali da allevamento – mucche, pecore, capre, cavalli – non hanno sufficiente cibo a disposizione. Senza acqua, i campi sono aridi e privi di vegetazione, non adatti al pascolo degli animali. Gli allevatori hanno esaurito le scorte di fieno accumulate nei fienili durante l’estate scorsa. Ma man mano che l’erba invecchia, il suo valore nutrizionale diminuisce. Oltre ad aver esaurito il vecchio fieno, in molte parti della Sicilia quest’anno non è stato possibile effettuare il primo taglio (solitamente effettuato in primavera).
L’unico modo per alimentare gli animali è acquistare fieno dalle altre regioni che, a differenza della Sicilia, hanno avuto abbondanti precipitazioni negli ultimi anni. Sono state portate in Sicilia più di 1500 tonnellate di fieno raccolto nelle regioni del Centro e del Nord dall’azienda Bonifiche Ferraresi, dai consorzi agrari e da Fedana.
In situazioni estreme, alcuni allevatori siciliani hanno optato per macellare mucche, capre e pecore prima del previsto a causa dei costi insostenibili per il loro mantenimento, sebbene ciò comporti un guadagno inferiore.