Almalaurea 2024:Come ogni anno a giugno, il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, con il quale l’Università degli Studi di Catania collabora attivamente da tempo, ha reso pubblico il rapporto relativo al profilo dei laureati e ai tassi occupazionali dei laureati, suddivisi per i vari Corsi di Studio. Al sistema AlmaLaurea si rifanno gli studenti nella scelta del loro futuro percorso accademico, ma anche i neo laureati in relazione alle successive fasi del percorso, come orientamento e lavoro.
Qui di seguito, riportiamo i dati dell’indagine statistica riguardante i profili dei neolaureati del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Catania.
Almalaurea 2024: i profili dei neolaureati UNICT in Fisica ed Astronomia
Il report, che fa riferimento ai dati dell’anno accademico 2023, evidenzia un dato molto importante: si registra, infatti, un aumento del numero dei laureati rispetto all’anno precedente, che, rispetto alle 62 proclamazioni del 2022, si raggiunge un picco di 82 proclamazioni di neo dottori e neo dottoresse, invertendo così in trend negativo degli anni passati.
Un dato negativo che caratterizza i corsi di laurea STEM (sigla che indica le discipline scientifico-tecnologiche e i relativi corsi di studio) rimane allarmante: il divario di genere degli iscritti risulta ancora alto: circa il 69 % uomini contro un 30% di iscritte donne. Auspicabile, dunque, un incremento delle attività di sensibilizzazione sociale sul delicato tema delle donne nella scienza.
Almalaurea 2024: condizione occupazionale dei neolaureati UNICT in Fisica ed Astronomia
Uno dei dati più interessanti riguarda quello relativo al tasso di occupazione a seguito dell’ottenimento del titolo universitario. Vediamo cosa ci suggeriscono le statistiche di AlmaLaurea.
Un dato un po’ scoraggiante è la lieve diminuzione del tasso di occupazione che tocca il 41,2%, rispetto al 47% dell’anno precedente. Ma quello che bisogna sottolineare è il decisivo innalzamento del tasso di occupazione femminile, che sale al 70% rispetto al 47,7% dell’anno precedente. Dall’altra parte, si registra un’inversione di tendenza l’occupazione maschile, che scende dal 46,7% al 30,8%.
In merito poi al settore lavorativo scelto dai neolaureati, le differenze tra laureati in triennale e laureati in magistrale rimangono forti. I giovani neolaureati di triennale preferiscono nettamente il settore privato, con una percentuale del 100%. Mentre tutti coloro che hanno conseguito un titolo magistrale hanno preferito lavorare nel settore pubblico, con una percentuale del 76,9%.
Infine, i dati sulla retribuzione confermano ancora l’esistenza del gap retributivo di genere. Le donne continuano ad ottenere in busta paga una retribuzione inferiore a quella dei loro colleghi uomini, 1.447 contro i 1.292 euro. Su questo, evidentemente, c’è ancora molto da fare.
Almalaurea 2024: l ‘esperienza universitaria dal punto di vista dei neolaureati
L’ambiente all’interno dell’Ateneo è un dato importante che AlmaLaurea prende in considerazione per valutare il gradimento complessivo dell’esperienza universitaria degli studenti e delle studentesse.
Alla domanda se si è complessivamente soddisfatti dell’esperienza vissuta all’interno delle aule didattiche, la maggior parte di loro risponde positivamente, con un 87% pieno di iscritti più o meno soddisfatti, sia nei rapporti con i docenti che con i colleghi di corso, mentre risultano più “inadeguate” le postazioni informatiche messe a disposizione dall’Ateneo.
Ancora scarsi sono i risultati relativi alla fruizione dei servizi di orientamento allo studio post-laurea o di sostegno alla ricerca di lavoro, in cui buona parte degli studenti si esprime in senso negativo, anche se, complessivamente, più della metà degli studenti si riscriverebbe allo stesso Corso di Laurea del medesimo Ateneo.