Forse dedicato alla divinità Artemide o Diana, a seconda che ci si riferisca al pantheon greco o romano, il Tempio Artemison è una chicca dell’archeologia siciliana. Situato a Siracusa nei pressi del Palazzo di Città tra piazza Minerva e piazza Duomo, era parte dell’antica acropoli dell’Isola di Ortigia, punto nevralgico della città. Il famigerato luogo di culto sarebbe stato anche citato dal noto retore Cicerone nelle sue orazioni d’accusa la governatore siciliano Verre, risalenti al 70 a.C.
Il sito, dopo un periodo di chiusa, riapre le porte al pubblico con modifiche e miglioramenti: nuovi pannelli, autoguide anche in lingua inglese o in alternativa QR code per chi non volesse o stesse ascoltare e preferisce leggere la storia che sta ripercorrendo camminando tra il resti dell’antico tempio. Paolo Orsi, Gino Vinicio Gentili e Paola Pelagatti, fino i Lorenzo Guzzardi e Vincenzo Latina con il uso padiglione architettonico sono solo alcuni dei nomi che le guide illustreranno per ricostruire pezzo per pezzo gli avvenimenti che hanno portato la scoperta di un pezzo della storia della meravigliosa Sicilia.
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