Risparmio energetico e più luce solare durante la giornata: ecco quando avverrà il cambio e come affrontarlo al meglio.
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Ora legale 2024: tra il 30 e il 31 marzo 2024, bisognerà spostare le lancette dell’orologio un’ora avanti, garantendo da un lato una giornata più lunga, dall’altro facendo risparmiare un bel po’ di energia elettrica.
Cosa comporterà questa variazione? Si dormirà un’ora in meno, ma il tramonto sarà ritardato di 60 minuti. I benefici sono, però, soprattutto altri: il passaggio avverrà, precisamente, alle 2 di notte del 31 marzo e permetterà di godere di un’ora di luce in più alla sera, quindi un sostanziale risparmio energetico.
L’ora legale nel 2024 resterà in vigore fino al 27 ottobre.
Nei prossimi 7 mesi di ora legale, l’Italia sola risparmierà, secondo i dati di Terna, “circa 220 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 410 milioni di chilowattora, con importanti benefici per l’ambientale: consentirà la riduzione di circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera”.
Dal 2004 al 2022 il Paese ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità.
Solitamente, su tutti gli smartphone e altri apparecchi tecnologici, l’orario viene modificato automaticamente allo scattare dell’ora prevista, ma attenzione agli orologi da polso non smart: sarà necessario modificare la posizione delle lancette manualmente.
Ogni cambio di orario, dovuto al passaggio dall’ora solare a quella legale (e viceversa) ma anche ad altre ragioni, può in realtà influenzare la qualità del sonno, con disturbi sulla concentrazione durante la giornata, senza dimenticare gli effetti sulla pressione arteriosa e sulla frequenza cardiaca. A risentirne, spesso, è anche l’ umore con disturbi soprattutto in senso depressivo, ma ovviamente dipende da caso a caso.
Per adattarsi meglio al cambio, gli esperti consigliano di anticipare gradualmente, ad esempio di un quarto d’ora, gli orari dei pasti e il momento di andare a letto. Un altro suggerimento è quello di passare più tempo all’aria aperta, per far abituare il corpo al nuovo orario. Anche l’attività fisica può essere d’aiuto per risincronizzare l’orologio circadiano.
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