Una maxi rissa tra parenti al pronto soccorso ha avuto luogo in provincia di Catania, rendendo necessario l'intervento dei Carabinieri: nel pestaggio coinvolti anche minorenni.
Una maxi rissa tra parenti ha avuto luogo sabato sera al Pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla, rendendo necessario l’intervento dei Carabinieri. Nella colluttazione sono state coinvolte circa venti persone tra di loro per lo più imparentate, compresi dei minorenni. I militari, intervenuti in seguito alla richiesta del personale del Pronto soccorso, sono riusciti a placare la rissa, anche se tra le persone coinvolte si registravano già feriti e per tutti i soggetti coinvolti è scattata la denuncia da parte dei Carabinieri.
Alla base della lite si troverebbe una vicenda risalente a dieci anni prima ma venuta allo scoperto solo di recente. Nello specifico, una ragazza di 22 anni avrebbe confessato al proprio compagno di aver ricevuto delle attenzioni morbose da uno zio che all’epoca dei fatti aveva 44 anni.
A sentire la confidenza della ragazza, il fidanzato si sarebbe precipitato a casa del presunto molestatore per picchiarlo. Tuttavia, lo zio della ragazza non ha tardato a reagire e, dopo essere stato aggredito, ha organizzato con alcuni nipoti una sorta di spedizione punitiva nei confronti dell’uomo che l’aveva picchiato. In questo modo ha avuto luogo la maxi rissa tra le due fazioni, presso l’abitazione del fidanzato della ragazza che sarebbe stata molestata. Nel corso dello scontro sarebbero state usate anche mazze da baseball e manici di scopa e si sono registrati anche danni alle auto parcheggiate nella zona. Inoltre, anche tre minori sono stati coinvolti nella rissa, come si riscontra dalle immagini della videosorveglianza, con il più piccolo di soli nove anni.
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