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Navi Ong, Ocean Viking lascia Catania e si dirige in Francia: “Sbarcheranno tutti”

Ocean Viking
Immagine di repertorio
Navi Ong: proseguono gli aggiornamenti sulla situazione degli sbarchi a Catania. La Ocean Viking si sarebbe allontanata dalla città etnea perché sarà accolta dalla Francia a Marsiglia.

Navi Ong: da diversi giorni la città di Catania è al centro delle notizie internazionali per l’avvicinamento di due navi Ong cariche di migranti al porto, per permettere lo sbarco dei richiedenti asilo. Tuttavia, stando alle disposizioni del nuovo governo in carica, è stato permesso il solo sbarco dei fragili, e per tale motivo è aumentata la tensione al porto di Catania. Ecco gli ultimi aggiornamenti riguardo la questione delle navi Ong arrivate al porto etneo.

Navi Ong: l’arrivo di Humanity 1 e Geo Barents

Le prime due navi Ong ad arrivare al porto di Catania sono stati la tedesca di Sos Humanity “Humanity 1” e la “Geo Barents”, mezzo impiegato da Medici Senza Frontiere. Secondo le disposizioni del governo appena eletto, è stato possibile far sbarcare soltanto i soggetti fragili, le donne e i minori, i quali sono stati accolti al Pala Spedini e affidati alle cure della Protezione Civile regionale e del Comune di Catania.

All’arrivo al porto di Catania, sulla Humanity 1 si contavano 179 persone, mentre la Geo Barents trasportava 572 migranti. Tuttavia, dopo le prime operazioni di sbarco selettivo, a bordo della prima sarebbero rimaste 215 persone, mentre sulla Humanity 1 i rimanenti sarebbero stati 35. Riguardo le operazioni dello sbarco rifiutato, la Humanity 1 ha deciso di presentare ricorso al Tribunale di Catania per richiedere lo sbarco immediato dei migranti rimasti a bordo.

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 Migranti, Humanity presenta ricorso a Tribunale di Catania per sbarco immediato

Navi Ong: Ocean Viking e Rise Above

Tuttavia, la Geo Barents e la Humanity 1 non erano le uniche navi Ong presenti vicino al porto di Catania. Infatti, da giorni sarebbero state presenti al largo della costa catanese anche la nave Ong tedesca Rise Above e la norvegese Ocean Viking, rispettivamente con 90 e 234 migranti a bordo recuperati in mare.

Riguardo la Rise Above, la nave si sarebbe diretta verso Reggio Calabria, dove tutti i migranti sono stati fatti scendere al porto. Tra di essi, si contavano circa quaranta bambini e otto in tenera età e per i migranti è stato disposto il trasferimento in un centro di accoglienza.

Invece, la situazione della Ocean Viking è diversa, dato che i migranti non saranno accolti in Italia. Infatti, secondo quanto riportato da fonti del ministero dell’Interno francese all’ANSA, la Ocean Viking si starebbe dirigendo verso il porto di Marsiglia dove il governo francese si sta preparando per accogliere i richiedenti asilo.

“Saranno fatti scendere tutti i migranti dalla nave e poi registrati come richiedenti asilo – , hanno spiegato all’ANSA fonti del ministero dell’Interno francese, sottolineando come non ci sarà alcuno “sbarco selettivo” fra i passeggeri della Ocean Viking -. Non ci sono restrizioni possibili, tutti hanno diritto di presentare la domanda di asilo”, concludono le fonti francesi.

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Sbarchi migranti: cresce la tensione al porto di Catania

Con il passare dei giorni, cresce la tensione al porto di Catania tra i manifestanti che dimostrano solidarietà ai migranti ancora a bordo delle navi Ong e contrarietà nei confronti della decisione del governo. Tuttavia, anche a bordo la situazione diventa sempre più insostenibile, e nel pomeriggio di ieri, tre migranti a bordo della Geo Barents si sono gettati in mare mentre i richiedenti asilo a bordo della Humanity 1 hanno iniziato lo sciopero della fame. 

Youssuf, uno dei migranti che ieri si è lanciato in mare, ha motivato il proprio gesto una volta recuperato. “Dopo giorni e giorni su quella nave stavo impazzendo. Avevo la sensazione che il mio corpo e i miei sogni si stavano sgretolando. Sono grato per tutta l’assistenza che ho ricevuto a bordo, ma non potevo più sopportare quella situazione” ha dichiarato Youssuf, migrante siriano che fugge dal conflitto in corso nel suo Paese d’origine e che da stamattina rifiuta cibo e acqua.

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