L’estate 2022 è ormai nel pieno: sebbene finora sia stata caratterizzata, oltre che dal caldo, dalla preoccupazione causata dal crescente numero di nuovi casi di Covid-19, più recentemente sono emersi dati più rassicuranti.
Sono state registrate, infatti, almeno 10mila nuove positività in meno rispetto alla scorsa settimana. Nel frattempo, decollano le vaccinazioni con il “second booster”, la quarta dose di siero anti-Covid.
Di fronte a tale miglioramento, si desidererebbe ripensare le regole per l’isolamento domiciliare dei soggetti positivi: ad oggi si attende un minimo di sette giorni per uscire di casa, a patto che il tampone risulti negativo. Regole, queste, ben diverse da quelle in vigore in altre nazioni europee ed extraeuropee, dove i giorni di quarantena sono sensibilmente ridotti.
Presto, dunque, (probabilmente già ad agosto) dovrebbero scattare nuove regole per la quarantena anche in Italia. Anche La Stampa anticipa l’arrivo di una circolare destinata ad accorciare l’isolamento e riferisce di un documento a riguardo presentato nei giorni scorsi dalle Regioni al Ministero della Salute.
Secondo le ultime indiscrezioni, si punterebbe principalmente un isolamento “soft”, soprattutto per quei soggetti che hanno riscontrato la positività giorni dopo la comparsa dei sintomi e che, di conseguenza, generalmente si negativizzano dopo poco. Per questi casi, si punterebbe alla fine della quarantena dopo un solo tampone negativo e a 48 ore dalla fine dei sintomi.
Non solo: si ragiona inoltre sui casi di asintomatici positivi anche dopo il primo periodo di quarantena. Si penserebbe di abbassare per loro il tempo d’isolamento dai 21 ai 15 o addirittura 10 giorni, tempo sufficiente per far decadere la carica virale.
Queste nuove regole, ad ogni modo, sembrerebbero essere provvisorie: da settembre in poi, infatti, l’Italia potrebbe andare verso lo stop della quarantena per gli asintomatici, permettendo loro di tornare al lavoro purché si indossi obbligatoriamente la mascherina FFP2, evitando così occasioni di contagio.
Infrangendo l’obbligo di mascherina, secondo le prime ipotesi allo studio del Governo, si rischierebbe l’arresto da 3 a 18 mesi e una multa da 500 a 5000 euro. L’autunno, tuttavia, è ancora lontano: cresce invece l’attesa per le nuove regole “estive”.