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Bonus 200 euro esteso anche ad altre categorie: a chi spetta

Bonus 200 euro: esteso anche ad altre categorie. Ecco a chi spetta e tutte le novità sull'ultima misura economica rivolta ai cittadini italiani.

Bonus 200 euro: si è molto parlato durante questa settimana di questo bonus di 200 euro, dapprima pensato solo per pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi che percepiscono un reddito annuo fino a 35 mila euro lordi. La misura economica è stata ora estesa anche ad altre categorie. Vediamo quali.

Bonus 200 euro esteso a disoccupati e colf

Il bonus è stato attualmente esteso anche per disoccupati, colf, chi percepisce il reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali, agli autonomi e ai collaboratori domestici, esclusi nella prima stesura. Secondo le stime questo bonus in totale interesserà circa 28 milioni di famiglie.

Come richiederlo

Non sarà necessario che il cittadino faccia alcuna richiesta, secondo le parole del Premier Draghi e il ministro dell’economia e delle finanze. Infatti, il bonus dovrebbe essere erogato direttamente dall’Inps.

Per quanto riguarda i pensionati, già durante il mese di luglio attraverso il cedolino. Il bonus sarà versato nelle buste paga di giugno o luglio anche per i lavoratori dipendenti direttamente dai datori di lavoro. Per gli autonomi invece il meccanismo dovrebbe prevedere la creazione a breve di un apposito fondo, al quale potranno attingere in base a modalità che verranno comunicate nei prossimi giorni.

Bonus 200 euro: come sarà finanziato

Il bonus 200 euro sarà finanziato senza bisogno di ricorrere ad alcuno scostamento di bilancio, ma aumentando la tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche, già introdotta dai provvedimenti precedenti. Un’altra tipologia di Bonus che verrà introdotta a breve è quella che riguarda i trasporti pubblici. Per incentivare l’utilizzo di questi ultimi, infatti, sarà predisposto un bonus di 60 euro.

Nello specifico, l’erogazione del buono avverrà con modalità informatica e sarà utilizzabile fino a dicembre. Il decreto prevede anche ulteriori risorse a favore delle Regioni per assicurare fino al 30 giugno 2022 i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale legati alle esigenze delle scuole, che a causa dell’emergenza sanitaria hanno previsto orari scaglionati per l’inizio delle lezioni fino alla fine dell’anno scolastico in corso.

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