In alcuni comuni in Sicilia, tra cui Catania, venivano venduti falsi diplomi senza aver frequentato il percorso scolastico corretto. Di seguito la vicenda.
Il pubblico Ministero del Tribunale di Agrigento Paolo Vetro ha riformulato i capi di imputazione dell’inchiesta “Diplomat” ritenuti dal gup “generici e indeterminati”. Il provvedimento è quello del “Diplomicio” che sarebbe messo in piedi fra le province di Agrigento, Catania e Ragusa.
In poche parole, l’inchiesta ipotizza un giro di falsi diplomi venduti senza aver mai frequentato le lezioni scolastiche. Sul banco degli imputati si trovano in 102 fra dirigenti scolastici, insegnanti e personale amministrativo degli istituti paritari di Canicattì, Licata e le province di Ragusa e Catania. Molti studenti, infatti, avrebbero beneficiato di tale diploma per iscriversi all’Università.
Le accuse sono di associazione a delinquere, falso, rivelazione di segreto di ufficio e abuso di ufficio. Tuttavia, nei prossimi giorni si terrà un incontro per la conclusione delle parti e la decisione sui rinvii a giudizio.
Finalmente online l’annuale report di monitoraggio, diretto da Arpa Sicilia, sul consumo di suolo pubblico…
Si è conclusa ieri l’installazione di nove nuovi dispositivi di videosorveglianza nel VI Municipio di…
La manovra economica approvata dalla commissione della Camera porta con sé numerosi cambiamenti che vanno…
Legambiente, Lipu e Wwf Italia hanno presentato ricorso al Tar Lazio contro il parere favorevole…
Anche quest’anno, il Natale 2024 si preannuncia come un periodo di spese in aumento, con…
Meteo Sicilia: Il fine settimana in Sicilia si prospetta caratterizzato da un’alternanza di condizioni atmosferiche,…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy