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Bollette, Catania nella top 10 delle città dove si spende meno: la classifica

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Bollette, Catania rientra nella top 10 delle città dove si spende di meno in luce, acqua e gas: la classifica delle Regioni italiane e dei centri urbani.

A proposito di un tema davvero bollente di recente come quello del “caro bollette”, gli abitanti della città di Catania possono ritenersi fortunati. Infatti, secondo gli standard degli altri centri urbani italiani, la città etnea è nella top 10 tra quelli dove si spende di meno.

Si tratta del risultato presente in un report realizzato dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana per l’Adnkronos, realizzato secondo i dati ufficiali della pubblica amministrazione. Infatti, è stato possibile stilare due classifiche: una relativa ai comuni capoluoghi di provincia ed aree metropolitane, e un’altra alle regioni italiane. Si sottolinea che i dati analizzati fanno riferimento ai costi sostenuti nel corso dell’anno 2020.

Bollette, Catania nella top 10 delle città più virtuose

Per quanto riguarda la classifica dei comuni capoluoghi di provincia e aree metropolitane, una bella sorpresa colpirà i cittadini della città di Catania. Infatti, secondo quanto riportato, la città etnea si è posizionata all’ottavo posto tra le città italiane, rientrando di diritto nella top 10 delle città più virtuose. Come riportato nella tabella, la classificazione della città di Catania è “AA”, ottenuta grazie alle seguenti spese: 2.492.860,00 euro per l’energia elettrica, 2.275.522,37 euro per quanto riguarda l’acqua e 34.954,29 euro per il gas.

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Al primo posto della classifica, si trova Parma che ottiene il titolo di città più virtuosa, seguita da Reggio Emilia e Rovigo. Completano la top 10 Brescia, Pesaro, Pordenone, Sassari, Pescara e Carbonia.

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Fonte: Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana – Adnkronos

La posizione delle altre siciliane

Nonostante il risultato ottimale per quanto riguarda Catania, non tutte le altre città siciliane possono vantare lo stesso. Infatti, ad eccezione di Messina e Agrigento che si posizionano entro le prime 20 città italiane (rispettivamente al 12esimo e al 20esimo posto), non si vedono altri centri urbani siciliani se non oltre la quarantesima posizione.

Bisogna infatti attendere la 48esima posizione per trovare Caltanissetta, e la 66esima per incontrare la città di Siracusa. 72esimo posto per Ragusa, che tuttavia ottiene una “C” nella categoria “energia elettrica”. Infine, il 90esimo posto tocca a Enna, ma va anche peggio a Palermo, che ottiene la 95esima posizione anche a causa di una valutazione “C” nella spesa per il gas. “Non classificato” per Trapani, per il quale manca il dato riguardo la spesa per l’acqua.

Bollette, la classifica delle Regioni

Infine, per quanto riguarda la classifica delle Regioni, la Sicilia ottiene una valutazione finale pari a “AA”, ottenuta in proporzione alle spese relative alle tre categorie. Infatti, secondo quanto riportato nella classifica, l’Isola ha speso 3.235.944,45 euro in energia elettrica, 559.634,97 euro per l’acqua e 172.261,92 euro in gas.

Tra le regioni che hanno ottenuto una valutazione pari a “AAA” sono presenti la Calabria, la Liguria, la Lombardia, le Marche e il Veneto, mentre la classificazione “AA” spetta oltre alla Sicilia a Emilia-Romagna e Piemonte. Il “Non classificato” è invece la votazione ottenuta da Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta.

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Fonte: Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana – Adnkronos