Ravanusa e tutta la Sicilia sono in lutto. Bandiere dei comuni dell'Isola a mezz'asta, mentre nel comune in provincia di Agrigento si svolgono i funerali di Stato.
Oggi è giorno di lutto per la città di Ravanusa e per tutta la Sicilia. Nove i morti dopo la tragedia di sabato 11 dicembre, quando un’esplosione ha causato il crollo di diversi edifici. A questi si aggiungerebbe anche Samuele, il giovane mai nato e rimasto vittima ancora in grembo alla madre. In piazza Primo Maggio, oltre alla popolazione, proveniente da tutta l’Isola, presenti anche il presidente della Regione Nello Musumeci, il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, il capo nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio e la prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa.
Durante i funerali, trasmessi in diretta su Rai 1, una folla silenziosa e commossa si è presentata in piazza, poco distante da via Trilussa, epicentro della tragedia. Presiede la celebrazione eucaristica l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano.
Su autorizzazione della Procura di Agrigento, i Vigili del Fuoco hanno continuato a effettuare la ricerca di documenti e beni di prima necessità e beni preziosi nella zona, al momento sottoposta a sequestro cautelativo.
L’area off limits, inaccessibile ai non addetti, è stata estesa dagli iniziali 10mila a 40mila metri quadri. Secondo le stime, gli edifici danneggiati parzialmente o inagibili sarebbe pari a circa l’80% degli immobili controllati. Allo stesso tempo, tramite macchine di terra il personale dei Gruppi Operativi Speciali dei Vigili del Fuoco continua il lavoro di messa in sicurezza dell’area.
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