La Fondazione Gimbe ha affermato che per la quinta settimana consecutiva i contagi sono in crescita in Italia e che la campagna per la terza dose è in ritardo.
Secondo i dati analizzati dalla Fondazione Gimbe, la situazione Covid non procede per il verso ottimale in Italia. Infatti, per la quinta settimana consecutiva sono in crescita i contagi settimanali a livello nazionale. A dare l’allarme è il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta dato che relativamente ai dati della settimana 17-23 novembre si registra un aumento di 14.690 casi, con il 25,6% in più di persone in isolamento domiciliare e del 25,2% per quanto riguarda i nuovi positivi.
Tuttavia, il dato ancora più grave riguarda una crescita del 15,8% dei pazienti ricoverati con sintomi, con ben 627 casi in più, oltre all’incremento del 16,4% dei pazienti in terapia intensiva, dato che ci sono 79 pazienti in più in questa condizione. Infine, la crescita è purtroppo presente anche nel conteggio dei decessi, con un incremento pari all’8,7%.
Inoltre, nel report si considera la percentuale di posti letto occupati a livello nazionale: se in area medica, le postazioni occupate in Italia da pazienti Covid sono pari all’8%, in terapia intensiva in numero è lievemente minore e si attesa al 6%.
Secondo i dati presenti nel report Gimbe, al 21 novembre ci sono ancora 7.023.500 persone che non hanno ancora ricevuto nessuna dose di vaccino. In questo caso, l’analisi è fatta per fascia d’età ed è interessante considerare come il gruppo generazionale con più casi di non vaccinati è quello 40-49, comprendente 1.436.370 persone, subito seguito dalla fascia 50-59, con 1.222.937. Alla terza posizione si trova invece la fascia più giovane tra quelle vaccinabili, vale a dire 12-19 con 1.204.212 persone.
Inoltre, si registra anche un ritardo nella campagna di vaccinazione relativamente alla terza dose. Infatti, la Fondazione riporta che nonostante si sia riscontrata una relativa crescita in merito alle vaccinazioni quotidiane, “per coprire le persone chiamate alla terza dose entro il 31 dicembre il ritmo dovrebbe salire a oltre 600mila somministrazioni al giorno”.
Per quanto riguarda la Sicilia, al momento si registrano principalmente due dati negativi: infatti, sono 224 casi attualmente positivi per 100.000 abitanti e la variazione della percentuale dei nuovi casi è pari al 9,5%. Tuttavia, per adesso la situazione rimane relativamente sotto controllo per quanto riguarda i posti letto. Infatti, in area medica si registra il 9% dei posti occupati da pazienti Covid, mentre in terapia intensiva il dato è pari al 5%.
Infine, per quanto riguarda i nuovi casi nell’ultima settimana suddivisi per provincia, in Sicilia la provincia che ha fatto registrare un incremento maggiore è al momento Messina, con 123 casi. Le successive due posizioni sono invece occupate da Catania (94) e Siracusa (86).
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