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Concorso Ministero della Giustizia, in arrivo 16.500 posti per tirocini: i dettagli

concorso Ministero Giustizia
Nuovo concorso Ministero della Giustizia volto a reclutare giovani laureati presso gli Uffici del Processo. Tutte le prove previste e i requisiti necessari per la candidatura.

Importante occasione da cogliere per i giovani giuristi che a breve dovrebbero avere la possibilità di partecipare ad un concorso Ministero della Giustizia per l’assegnazione di 16.500 posti a tempo determinato, annunciato recentemente e che avverrà con procedure semplificate. Si tratta di un bando riservato ad addetti e tirocini presso l’Ufficio del Processo che, secondo quanto annunciato, dovrebbe essere pienamente operativo dal prossimo anno.

Ufficio del Processo: di cosa si tratta?

Più nello specifico il bando presso tale ufficio costituisce uno dei punti previsti dal Piano nazionale di resistenza e resilienza (Pnrr), interno al programma Next Generation EU (NGEU): si tratta del pacchetto da 750 miliardi di euro stanzianti per far fronte alla crisi innescata dalla pandemia da Covid-19.

Gli UPP sono stati costituti nel 2014 come strutture organizzative di supporto all’attività di magistrati al fine di garantire la ragionevole durata dei processi. A tal proposito sono introdotti l’innovazione dei modelli organizzativi e un più efficace impiego delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Oltre al personale di cancelleria e ai giudici onorari, tali uffici si avvalgono di giovani che, dopo il conseguimento della laurea in giurisprudenza, svolgono presso gli offici giudiziari un periodo di tirocinio formativo.

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Le mansioni da ricoprire

I giovani giuristi potranno trovare, nelle mansioni presso gli UPP, un’utile occasioni per acquisire formazione e competenze. Più nello specifico, il bando è rivolto ai giovani laureati in:

  • Giurisprudenza;
  • Economia;
  • Scienze politiche;
  • titoli equipollenti.

Chi rientra in queste categorie verrà chiamato nei Tribunali, Corti d’Appello e Cassazione per affiancare il giudice nello svolgimento delle attività, arrivando a contribuire ed assicurare la definizione dei processi pendenti in modo più veloce e funzionale.

In particolare, coloro che risultano addetti UPP dovranno:

  • collaborare allo studio della controversia e della giurisprudenza;
  • predisporre le bozze di provvedimenti;
  • collaborare all’organizzazione a beneficio dell’intero ufficio;
  • coadiuvare il magistrato e l’intero ufficio giudiziario in tutte le attività preparatorie e collaterali alla decisione.

I benefici che si acquisiranno

Una volta ricoperti i ruoli su citati, i benefici dell’attività svolta saranno:

  • accesso al concorso in magistratura ordinario (titolo di preferenza);
  • accesso al concorso per la professione notaio/avvocato (1 anno di tirocinio);
  • accesso alla Scuola di specializzazione professioni legali (1 anno fi frequenza);
  • Accesso magistratura onorario (titolo di preferenza).

Cosa serve per il reclutamento

Per poter valutare quanti faranno domanda di inserimento negli uffici del processo verranno usati alcuni parametri:

  • valutazione dei titoli (ad esempio, attribuzione fino al doppio del punteggio iniziale per i laureati da meno di 7 anni, chi è abilitato alla professione forense, chi ha svolto il tirocinio ex art.73 dl 69/2013);
  • prova scritta;
  • quesiti a risposta multipla.

Secondo quanto previsto dal PNRR, tale concorso Ministero della Giustizia prevede un piano di assunzioni nell’arco temporale che va dal 2021 al 2024 secondo due scaglioni:

  1. contratti a tempo determinato della durata massima di 2 anni e 7 mesi;
  2. contratti a tempo determinato della durata massima di 2 anni.

Per tutte le altre informazioni in merito si rimanda alla lettura dell’informativa del Ministero della Giustizia.

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