Riapertura dei ristoranti sì, ma con un numero limitato di commensali: su questo si discute. Oggi un tavolo tecnico per risolvere la questione.
Si cerca un compromesso per permettere una totale riapertura dei ristoranti, ma in totale sicurezza. Il nodo della questione è se permettere un numero illimitato di commensali a tavola, lì dove il numero dei contagi lo permette, oppure mantenere comunque un limite per evitare pericolosi assembramenti.
È dunque previsto per oggi un tavolo tecnico per superare lo scontro su quante persone possano effettivamente sedere insieme ad un tavolo in bar e ristoranti in zona bianca o gialla. Il tutto è partito da una lettera inviata dal Presidente del Friuli-Venezia Giulia e dal Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga e indirizzata al ministro della Salute Roberto Speranza.
Il motivo dello scontro fra regioni e governo nazionale è dovuto all’interpretazione della norma che prevede, dopo il passaggio di una regione in zona bianca, la decadenza degli obblighi di stare al tavolo massimo in quattro persone. Ciò potrebbe però portare ad un aumento costante del numero di commensali in uno stesso luogo, soprattutto in previsione della bella stagione, il che ha portato il governo a frenare e chiedere un tavolo tecnico per dirimere la questione.
Il problema del numero dei commensali a tavola diventa importante giacché dall’1 giugno bar e ristoranti possono ospitare i clienti sia all’aperto che al chiuso, pranzo e cena, e i gestori dei locali non voglio incorrere in sanzioni dovute ad una errata interpretazione della norma vigente, sulla quale peraltro non ci sarebbe unanime accordo dai vari organi di governo.
A tal proposito, i due presidenti di Regione hanno esortato il Governo Draghi a chiarire la questione per evitare confusione e incertezza fra gli operatori del settore, già messi a dura prova dal periodo di chiusure alterne che si sono protratte per oltre un anno.
La questione è pertanto sùbito diventata politica: uno scontro fra partiti che vogliono un allentamento delle misure e quelli che invitano alla prudenza. In questo scenario, il possibile compromesso sarebbe quello di limitare a quattro il numero delle persone al tavolo in zona gialla e bianca quando si mangia in un locale al chiuso; mentre nessun limite vigerebbe nel caso in cui il locale fosse dotato di posti a sedere all’aperto.
Sempre in questi giorni tema di forte dibattito è la riapertura delle discoteche. Attualmente la norma vigente prevede che le sale da ballo possono riaprire i battenti ma con il divieto di ballare. Un evidente paradosso, come ha sottolineato implicitamente il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che ha evidenziato come non si possa tener conto del distanziamento sociale in luoghi dove per definizione ciò è impossibile. Riaprire le discoteche significa poter andare a ballare e socializzare in questi luoghi, altrimenti tanto vale tenerle ancora chiuse. Sulla questione il Cts si sta ancora interrogando.
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