Il rientro degli studenti in presenza sembra essere il primo obiettivo di Draghi per il prossimo Dpcm. Impensabile per il premier che altre attività tornino alla normalità senza che prima vi sia una svolta nell’ambito scuola.
In vista delle riaperture la nuova bozza vorrebbe un rientro degli alunni in presenza almeno per l’ultimo mese di attività scolastiche e lezioni a partire dal 3 maggio. Si ipotizza che gli istituti superiori possano svolgere le lezioni in presenza al 100% sia in zona gialla che arancione, insieme alla riapertura delle altre attività, che dovranno essere concordate a breve da una cabina di regia.
Nonostante le buone intenzioni, la riapertura delle attività a maggio non sarà facile, secondo Massimo Galli, direttore Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, soprattutto in previsione di un rientro a scuola.
Attualmente le lezioni per le scuole dell’infanzia, le primarie e il primo anno delle secondarie di primo grado si svolgono in presenza in tutto il territorio nazionale. Per le classi seconde e terze delle secondarie di primo grado le lezioni si svolgono in presenza al 100% nelle aree arancioni e gialle, mentre a distanza in zona rossa. Invece le scuole secondarie di secondo grado sono in DaD al 100% nelle zone rosse.