A seguito dello scandalo dei dati giornalieri sull'andamento della pandemia in Sicilia falsificati, il presidente della Regione Musumeci ha voluto discuterne con un lungo intervento all'ARS.
A seguito delle polemiche scoppiate dopo la scoperta dei dati truccati riguardanti l’epidemia di Coronavirus in Sicilia, sono state molte le critiche rivolte alla giunta regionale, in particolare nei confronti del presidente della Regione Nello Musumeci, al quale sono state chieste le dimissioni. Quest’ultimo, durante la scorsa Assemblea Regionale Siciliana, ha risposto affermando che “solo i vili e i fuggiaschi si dimettono, siamo qui perché questa terra la vogliamo cambiare”.
Sempre durante il dibattito all’ARS, Musumeci ha espresso la propria opinione sulla ormai famigerata espressione “spalmiamo i morti”: “è stata assolutamente infelice, anche se si usa nel gergo. Può suscitare giustamente indignazione: però se si fosse detto distribuiamola o accreditiamola, forse avrebbe suscitato meno reazione”.
Il governatore ha aggiunto che “quel termine si riferiva al fatto che quei dati erano arrivati dalle strutture con cinque giorni di ritardo, quindi non avrebbe avuto senso caricarli in un solo giorno, quello sì sarebbe stato atto falso”. Musumeci dunque spiega che “non potevi dire che c’erano stati 26 morti in un giorno, quando erano stati in 4-5 giorni. Comunque li collochi il saldo finale non cambia”.
Il presidente della Regione ha poi risposto agli attacchi dell’opposizione politica: “l’obiettivo era nascondere i dati per fare apparire efficiente la Regione, in previsione per le prossime elezioni: ma che tipo di ricerca di consenso è quella di un presidente di Regione che dice chiudiamo tutto?“, e ancora, “che tipo di ricerca è quella di un presidente della Regione che impedisce l’accessibilità delle persone del 94% cancellando voli aerei, tratte di ferroviarie, impedendo alle navi di attraccare nei porti, e lo fatto alla fine di febbraio dello scorso anno?”.
Infine, durante l’intervento, il governatore ha voluto spendere qualche parola su Ruggero Razza, del quale ha ricordato come sia “cresciuto accanto a me e al quale voglio bene come fosse un figlio, pur non avendogli risparmiato critiche”: Musumeci ha affermato che “sta vivendo giornate difficili. Potrebbe capitare a ciascuno di voi, per una parola mal detta, per avere compiuto un atto senza la dovuta meditazione”, ricordando in conclusione che “prudenza serve, prudenza”.
Di seguito, l’intervento di Nello Musumeci all’Assemblea Regionale Siciliana.
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